Il popolo lo vuole! Anche se è illegale


il censimento dei rom voluto dal Bulletto padano viola contemporaneamente tre principi sanciti dalla Costituzione e dalle norme internazionali.
E' contrario innanzitutto all’articolo 3 della costituzione italiana che stabilisce: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
Inoltre viola una serie di norme internazionali tra cui: l’articolo 9 del regolamento europeo sui dati personali (Gdpr), che stabilisce che è vietato “il trattamento di dati personali che rivelino l’origine razziale o etnica”.
La schedatura è contraria inoltre agli articoli 8 e 15 della Convenzione europea dei diritti umani (Cedu).


In contrapposizione viene posto il principio basato sul principio che il discorso di odio verso i rom, è molto diffuso E non solo in Italia.
Ricorda molto che nel 1926 l'allora governo Mussolini varò “l’epurazione dal territorio nazionale delle carovane di zingari”, e la schedatura degli ebrei che ottant’anni fa coincise con l’approvazione delle leggi razziali.
E'utile infine ricordare che che tra il 2009 e il 2011 anche il ministro dell’interno leghista Roberto Maroni organizzò una schedatura su base etnica dei rom. Per questa ragione, l’Italia fu condannata dalle autorità europee. E fummo costretti a pagare fior di milioni d'Euro.

Cosa fa il suo alleato di Governo! Si limita a sussurra appena appena "se la norma è incostituzionale non sa da fare! "