Invio delle armi per la pace? O per il nostro riarmo?


 In base al decreto “Ucraina”, convertito in legge a inizio aprile, fino al 31 dicembre 2022 il Ministero della Difesa è autorizzato a inviare mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari all’Ucraina in deroga a quanto previsto dalla legge n. 185 del 1990, che regola le esportazioni di armi dall’Italia. Tra le altre cose, questa legge vieta che il nostro Paese possa esportare armamenti a un Paese in guerra, come lo è l’Ucraina in questo momento, salvo aver ottenuto, appunto, un permesso concesso dal Parlamento.


E qui c’è già un primo vulnus, una forzatura, rispetto alle leggi E tutti i politici in Parlamento non hanno sentito il bisogno di dire nulla rispetto alla legalità sostanziale
Ma non ci si ferma qua
Nessuno dei decreti spiegano perché la lista di armi inviata all’Ucraina sia stata secretata. Il testo dei provvedimenti, nella sezione “Allegato”, quella che dovrebbe contenere la lista degli armamenti, recitano infatti soltanto: «Se ne omette la pubblicazione in quanto documento classificato». Un esponente del PD ha precisato “per ovvi motivi di riservatezza, trattandosi di materiale sensibile», il che non spiega nulla anzi getta cortina fumogena Secondo Urso,FdI residente del Copasir la lista è stata secretata «per non mettere innanzitutto a rischio il nostro Paese» e «per non informare colui che sta aggredendo il popolo ucraino su quello che gli stiamo fornendo» Assolutamente ridicolo se si pensa che proviene da uno che dovrebbe rappresentare il controllo politico all’operato della maggioranza e del governo
Ma la cosa ridicola è che secondo indiscrezioni ci sarebbero nella fornitura ci sarebbero mitragliatrici pesanti e leggere, giubbotti antiproiettile, razioni di cibo giornaliere, munizioni e i missili Stinger.
E’ questo violerebbe la sicurezza del Paese? O si dovrebbe pensare che siccome il nostro paese è un deposito di armi e munizioni NATO all’Uranio impoverito, al plutonio, e di bombe tattiche nucleari a bassa intensità, bombe al gas e che occorrono disfarsene perché obsolete e necessitate ad essere rinnovate, sarebbero queste le armi che inviamo e che non si possono raccontare? Ma se le armi che inviamo non comportano oneri per l'Ucraina , allora a che servono i miliardi stanziati sotto la voce aiuti militari ? Se non ci fosse stata la guerra in Ucraina, sarebbe stato possibile il riamo e l'ammodernamento , stante la situazione di crisi, pandemica, l'aumento dell'inflazione, i tassi di disoccupazione e di povertà sempre più alti?,