quando il vecchio è marcio e il nuovo ancora deve comparire!


 

a descrivere e interpretare gli ultimi strappi avvenuti nel campo della legalità costituzionale, giudiziaria e rapporto fra potere e legalità, non può che far ricordare il medio evo e il rapporto fra aristocrazia e società. Con la differenza che l'aristocrazia oggi è rappresentata nella sovrastruttura della partitocrazia. Allora si nominavano conti, duchi, vassalli e valvassori, oggi, consigli di amministrazione, doghe , magistrati, presidenti di enti e locali e centrali, e tutta la rete amministrativa e politica è unita e ramificata.
A dimostrazione di come questa rete si stringe e rende asfittica la democrazia basta citare piccoli esempi dello strappo che si è avuto nel concetto stesso di legalità, di origine democratica borghese nata dalla rivoluzione francese
Recentemente dopo anni di indagini, e di inchieste anche i giudici non hanno potuto fare a meno di accertare che si vi è stata una trattativa fra Stato e Mafia, in cui i vertici dello Stato erano stati coinvolti, apparati di servizi segreti e pezzi della magistratura e dell’apparato produttivo. Ma poiché la trattativa non ha portato a nessuna concreta conseguenza e nessuno "do ut des" dunque questo non costituisce reato!!
E’ come , se si volesse fare un paragone nella vita quotidiana. Se avvenisse un furto in una banca, ma poiché non è stata portata a termine e nessun “malloppo” è stato sottratto , allora la tentata rapina non costituisce reato.
Ma di esempi ne possiamo fare molti ancora.
E stato condannato a 13 anni di carcere e anni e anni di sofferenze e di travaglio civile un sindaco meridionale di un paese destinato alla rovina e alla decadenza , il quale ha voluto e tutto nella legalità , coniugare la spirito di accoglienza e di solidarietà umana verso profughi che scappavano dalla guerra e dalla fame, con l’utilitaristico spirito di ricostruzione e di rivitalizzazione di quel paese abitato alloro solo da poveri centenari destinati a scomparire con il Paese. La rinascita di vita e di speranza di quel Paese meridionale ha toccato i nervi scoperti di un parte della partitocrazia , che ha portato alla condanna non solo penale, ma civile e umana di quello spirito “democratico” E’ stato condannato a 13 anni la solidarietà e lo spirito dell’accoglienza umana, prima che cristiana. Il tutto nella pressoché indifferenza sociale.
E di pochi giorni fa la sentenza di assoluzione per Berlusconi, in uno dei suoi tanti processi, tutti terminati più o meno a suo favore. Questa volta è stato assolto perché il fatto non sussiste. Il fatto consisteva nel reato di corruzione consistente nell’aver dato 150 mia euro ad un suo suonatore di feste private fatto accertato in un precedente processo e già il di cui già condannato al fine di cambiare versione e mentire sui fatti che lo vedeva spettatore e partecipe. Dunque il fatto è stato accertato, la versione testimoniale è stata addolcita con l’elargizione di una somma di danaro , ma il corruttore non ha corrotto trasformatosi in un solo “utilizzatore finale” il quale si è avvantaggiato della testimonianza , ma a sua insaputa. Era prevista in questi giorni le manifestazioni dei portuali di Trieste da parte dei lavoratori portuali per protesta contro il Green Pass lasciapassare per poter lavorare. Al di la del merito della protesta, le autorità questore e prefettura hanno forzatamente costretto gli organizzatori a disdire la manifestazione perché le autorità e organi di polizia non sarebbero riusciti a impedire l'infiltrazione di estremisti di fascisti e nazifascisti e la sicurezza della manifestazione!!! Una assurdità dichiarata candidamente dal ministero degli interni, ossia la sua incapacità a difendere lo stato di diritto da estremismo di destra, da fascisti. Se questa è la situazione da loro stessi dichiarati siamo al fallimento della convivenza civile!!
La lista è lunga
E la drammaticità sta non tanto in questi fatti, ma soprattutto nell’apatia in cui si assiste a questa vera usurpazione e angheria, l’ineluttabilità della quasi spocchiosa dimostrazione di potenza e di virilità e senza che si veda neppure in lontananza uno spiraglio di risveglio e di orgoglio civile
I periodi di crisi di civiltà si hanno quando il vecchio è marcio , ma non vuole morire e il nuovo ancora deve comparire!