La dichiarazione della Confcommercio mi ha fatto pensare. Essa dice no all'aumento dell'IVA si all'abrogazione dell'art 18. Ora il primo appunto è che si mettono insieme argomenti del tutto slegati fra loro se non dal fatto che sono strumenti della lotta di classe. Si perché l'IVA e i diritti dei lavoratori non possono essere messi sullo stesso piano se non sul piano della lotta di classe appunto. L'IVA e il suo aumento comporterebbe una diminuzione dei consumi, già largamente ridotti, e quindi va rigettato secondo la logica degli interessi dei commercianti. I diritti dei lavoratori, invece, che hanno pochissime immediate ripercussioni sul piano del bilancio dello stato, e su quello della bilancia dei pagamenti, ma ne hanno moltissime sul piano dell'assoggettamento dei lavoratori alla logica del profitto e a quello dell'asservimento alla logica del capitale.
Sul piano della crisi si sta giocando una partita tutta improntata sulla lotta di classe e nessuno sul piano del reale risanamento e della ripresa economica a riprova che questa crisi è più che una semplice e già vista tante volte crisi ciclica capitalistica , è una crisi di sistema e il suo superamento deve passare tutto attraverso nuovi equilibri e nuovi rapporti di forza fra le forze produttive: lavoro e capitale.
Un esempio è nel dato ventilato da tutti di come reperire finanza per il risanamento del debito pubblico, ammesso che sia questo il vero problema e non l'ennesima mistificazione per nascondere il vero problema. Ma il dato del reperire risorse ha come caratteristica il tempo. Subito e vanno ricercate là dove vi sono .
- Tuonano tutti contro la speculazione del breve e brevissimo periodo. Bene. Si aumenta la tassazione sulle transazioni quelli con consegna immediata o a breve, entro una data prestabilita, quelle sui derivati,scambi "spot" di azioni e di obbligazioni sui mercati, quelli che fanno andare su la borsa al mattino e giù alla chiusura e che tanta ricchezza passa repentinamente da mano a mano senza che nessuna traccia viene lasciata per il finanziamenti produttivi.In maniera più vicino agli standar europei le tassazioni per coloro che investono invece a più lungo periodo, la famosa Tobin tax. ( quella vera però, non le barzellette alla Tremonti)
- Se è vero, come è vero che tra i lavoratori, precari, pensionati la polpa è finita e che siamo alla frutta sarà bene che si incomincia a spolpare un pò la dove oltre all'osso vi è ancora della carne. Allora si metta una patrimoniale, ma non simbolica, ma sostanziosa e la dove maggiore è la polpa. Diciamo al di sopra dei 300mila euro.
- Se è vero come è vero che oltre alla sostanza vanno mandati anche segnali simbolici allora è bene che anche la casta paghi il suo debito, ma non in maniera altrettanto simbolico , ma di sostanza. Questo mette in discussione l'autonomia dei parlamentari? Bene allora che la misura sia transitoria, diciamo per i prossimi 5 anni che sia messo fine a tutti i benefit dei parlamentari, vengano realmente messe fuori servizio tutte le auto blu e via di questo passo.
- Si chiedano le liberalizzazioni? Bene si incominci dalle libere professioni, Avvocati, notai, giornalisti, libertà di accesso e libertà di parcelle con un solo limite verso l'alto.
- Limite diciamo di 200 mila euro per le più alte cariche per tutti i funzionari dello stato e delle società a partecipazione ed eliminazione dei benefit per raggiungimento degli obbiettivi o che questi vengano fissati da un comitato a cui partecipano anche i lavoratori e da questi verificati.
- Tutte le società a compartecipazione pubbliche dovranno limitare sia il numero del consiglio di amministrazione, sia l'entità del loro compenso. Eliminazione del doppio e triplo incarico e inserimento della clausola della sospensione del trattamento pensionistico per chi lo possiede