La telenovelas dei rifiuti nel Lazio


L'ultima puntata vede il Tar bocciare il piano regionale della Polverini: viola le direttive Ue.(e mica ci voleva tanto!)  Prontamente era intervenuto il ministro "decreto Clini"  (tutto si risolve per lui emanando decreti e tutti senza che tenga conto del problema e della popolazione) . Intanto tutte le provincie e i comuni laziali si ribellano facendo scendere in campo persino gli amministratori, sia quelli che da sempre erano contro il piano rifiuti sia quelli dell'ultima ora ( per salvarsi il culo. Vedi Alemanno)
 La situazione è esplosiva!.
Gli abitanti della zona di Valle Galeria sono sempre in mobilitazione, ancora non è chiaro né per quanto tempo sarà prorogata Malagrotta, né tantomeno se è davvero saltato il progetto di una discarica temporanea nella vicinissima area dei Monti dell'Ortaccio.
Cosa prevedeva il decreto Clini che è stato come buttar benzina sul fuoco?.
Il decreto "decretava" che gli enti locali devono adempiere entro due settimane agli obblighi prescritti.  Cioè comuni e province del lazio dovevano accogliere i rifiuti prodotti dalla capitale senza che si tenga conto ne delle capacità di accoglimento dei singoli impianti dei rifiuti, ne della quota di indifferenziata da accogliere. Ma sopratutto non definisce i costi dell'operazione e a carico di chi dovranno ricadere.Insomma un vero provvedimento di un qualsiasi sprovveduto non solo incompetente,ma persino incosciente. Ed infatti i risultati si vedono! ( daltronde vedi il decreto ILVA)
 Insomma nel Lazio ne vedremo delle belle e i responsabili, almeno gli ultimi della catena  la buttano a caciara. Uno si mischia con chi protesta contro le sue stesse manchevolezze e colpe( leggi parentopoli in AMA), l'altra " non sapeva nulla"! Il terzo fa la parte di Ponzio Pilato portando la sua solidarietà alla popolazione che protesta e consegnando volantini per la sua candidatura