USB, DALL’INPS RISPOSTE INSODDISFACENTI
E’
partito oggi da Roma e da Bologna il primo “VAFFANCUD”, iniziativa di
protesta che nella capitale si è svolta davanti alla direzione generale
dell’INPS, in via Ciro il Grande 21, ed a Bologna sotto le sedi INPS e
INPDAP, con volantinaggi davanti ad alcuni supermercati.
La
protesta è stata indetta dalla Confederazione USB contro la
cancellazione da parte dell’INPS del servizio di invio postale del CUD
ai pensionati, un taglio che sta provocando gravi disagi a tanti
cittadini utenti e si inserisce in un più ampio attacco al welfare
finalizzato alla privatizzazione dei servizi.
Nel
corso della protesta nella capitale, una delegazione della
Confederazione USB ha incontrato il Direttore Generale dell’INPS, Mauro
Nori, al quale ha espresso la netta contrarietà dell’organizzazione alla
cancellazione del servizio.
Il Direttore
Nori ha evidenziato che il taglio rientra tra i risparmi strutturali
imposti dalla legge di stabilità 2013 sui costi dell’INPS, mentre le
risorse per finanziare la consegna dei CUD tramite patronati vengono
prelevate dal fondo annuale di 400 milioni di Euro, predeterminato per i
servizi svolti da quelli che l’INPS definisce “intermediari”.
Secondo
l’USB, quelle medesime risorse potrebbero essere utilizzate per
assumere e stabilizzare personale nell’INPS, per svolgere le stesse
funzioni con costi anche più contenuti.
Il
Direttore Nori ha inoltre sottolineato che dei 18 milioni di CUD
spediti dall’INPS ogni anno 7 milioni non venivano utilizzati per
dichiarazioni dei redditi.
Un dato, per
l’USB, fortemente preoccupante, che testimonia come tanti pensionati
vivano in condizioni di gravissimo disagio e, considerando che il 50%
delle pensioni erogate dall’INPS sono inferiori ai 500 Euro lordi
mensili, desta un vero allarme sociale.
Nell’incontro
l’INPS ha comunque assunto l’impegno ad incrociare i dati con l’Agenzia
delle Entrate, al fine di verificare il numero esatto dei CUD
utilizzati dai pensionati per le dichiarazioni dei redditi negli anni
passati in modo da raggiungere e recapitare il modello a chi ne abbia un
utilizzo accertato. Ma solo per quest’anno: Nori ha infatti comunicato
che dal prossimo anno il CUD verrà messo a disposizione esclusivamente
per via telematica.
In
proposito l’USB ha ribadito il suo giudizio del tutto negativo e
rilancerà le iniziative in difesa del welfare. Il percorso congressuale,
da poco avviato dall’organizzazione sindacale, sarà utile ad
individuare gli strumenti di lotta adeguati a fronteggiare l’attacco
sempre più violento contro la Pubblica Amministrazione ed i servizi che
questa eroga alla cittadinanza.
Roma, 27 marzo 2013