Sarà
che sono scettico o critico per natura, ma tutti questi fuochi pirotecnici
sparati da Renzi mi paiono appunto solo fuochi d’artificio in una notte di
festa padronale. Cortine fumogene, spari a salve. Giungo a questa
conclusione, da alcune considerazioni e da una premessa. Premetto che gli
esempi, Renzi in questo anno del “fare” sono sotto gli occhi di tutti, si badi,
per quelli che non si sono lasciati incantare dagli 80 euro. Oh intendiamoci di
questi tempi anche un euro da respiro ma proprio questo dovrebbe dimostrare lo
stato gravissimo di crisi sociale e la disparità e la distanza siderale
fra il suo “fare” e quello che invece dovrebbe essere necessario fare. Gli 80
euro appaiono come il “pannicello caldo “ , l’asciugamano bagnata messo sulla
fronte dell’ammalato con febbre a 40. Lo dico solo io? NO lo ammettono anche i
suoi lacchè e i suoi supporter lasciandosi andare ai più disparati “ è la prima
volta che si da invece che prendere” ( in realtà si da con una mano , ma con
l’altra si prende questo e quell’altro), “ non è molto , ma è meglio di niente”
, “più che ai consumi gli 80 euro servono a pagare i debiti”, ecc ecc su
questa falsa riga. Sembra più “ aboliremo l’ICI” di berlusconiana memoria che
un vero provvedimento anti-crisi.
E
tutto questo fuoco di sbarramento mediatico mi ha dato l’impressione di un
metter le mani avanti più che ad una vera presa d’atto dello stato di melmosità
del sistema. Si sveglia adesso, si accorge adesso che le istituzioni e
l’apparato istituzionale fatto da forze dell’ordine, finanza e carabinieri,
magistratura , funzionari e burocrazia statale costituiscono una maglia
reticolare per cui il misfatto non è più considerato tale, ma normale attività
insita nel ruolo che svolgono. Quegli incarichi, quei posti chiave sono
occupate da persone, non perché sono moralmente o eticamente disonesti in
principio, ma perché devono svolgere quel compito a loro assegnato. Oliare,
lubrificare, consentire di, svangare tutti gli ostacoli a che si compia la
“mission” per cui è stata ingegnata , istituita, quell’emergenza, quell’opera
piccola o grande opera ecc ecc. A quando la verità giudiziaria anche sulla TAV
in Val di Susa? Perché è solo questione di tempo e le dimissioni di Caselli che
per un certo periodo ha svolto il compito a lui assegnatogli, di gendarme
dell’ordine costituito per la TAV , non me la racconta giusta. Caselli, per
quel che si può conoscere di lui, non è uomo che rinuncia per questa o quella
minaccia, non è uomo che si lascia intimidire. E’ uomo , secondo me, che ha
visto o intravisto, si è reso conto del gioco a cui si prestava e non trovando
sponde , a preferito abbandonare. Il tempo darà ragione. Del resto non è peregrina e nemmeno tutta una falsità o quantomeno ingenuità quel loro " a mia insaputa" .In parte è vero.. Tutto avviene , spesso, senza che vi sia veramente convinzione a delinquere, ma solo perché questo è l'andazzo.
E’
questa una verità pasoliniana, che ora piano piano comincia a diventare
verità anche giudiziaria e che un apparato come quello renziano, un uomo che ha
mangiato pane e politica fin da bambino “non poteva non sapere” se non
anche “partecipare” ( su di lui pende una indagine della magistratura su alcuni
fatti illeciti da lui compiuti quando era alla provincia). Il sospetto che
tutta questa esposizione mediatica , sul niente, poi supportato dai mass media
, da giornalisti e commentatori gli stessi che prima indicono uno sciopero
contro il taglio da 150 milioni e poi lo disdicono ( chiamarlo ridicolo è un
eufemismo) , quegli stessi che hanno vistosamente manipolato e mistificato i
dati elettorali chiamando e sbandierando a gran cassa dati vistosamente falsi,
chiamando successo elettorale quello che è invece una caduta vertiginosa del
consenso popolare al PD anche solo partendo dal dato Veltroniano. ( il PD
partiva da un corpo elettorale di oltre 14 milioni di elettori ora si ritrovano
uno da 11 milioni. Il PD del 2006 ottenne 19 milioni ma era in coalizione.
Meglio solo del dato bersaniano del 2013 10 353 000) . Ed ecco che si spiega il
tentativo di spiazzare partendo in quarta, invocando , anticipando Grillo, il
Daspo , la condanna a vita dalla politica per i politici oggetto di indagine,
la dichiarazione prima che le leggi ci sono, poi l’annuncio di leggi speciali,
riservate, però, solo a quelle sugli appalti. Ma in tutti questi anni, dalla
fine di Mani Pulite ad oggi, fra leggi di condono, fra depenalizzazioni vari
comprese quelle sul falso in bilancio, leggi emergenziali e d’urgenza, quelle
che uniscono i controllati e controllori in mano ai main contractors , leggi
che vietano il controllo dei cantieri, ma che dico, il solo avvicinarsi ai
cantieri ecc ecc sono leggi strutturali che hanno consentito quello che poi è
sotto gli occhi di tutto. Son d’accordo, non è questione di leggi speciali o di
poteri straordinari al povero Cantore. Non è l’uomo della provvidenza, ne il
Napoleone dell’onesta dotato di cavallo, scudiere armatura e lancia e frecce
che ci potrà salvare. E’ il sistema che occorre abbattere e non sono certo ne i
Grillo ne i Renzi che ci potranno salvare.
Aiutati
che dio ti aiuta. O partiamo da noi stessi dalle nostre esigenze e bisogni,
dalla nostra volontà senza illusioni o false speranze perché tutti coloro che verranno
saranno sempre pifferai dal piffero magico. Ognuno col suo…. di piffero