Con tagli lineari a rischio anche sistema di controlli»


Cosi la Lorenzin. Sulle prime ho pensato a questo Lorenzin come ad un esperto , uno che opera nella Sanità , un operatore. Poi ho letto meglio e si tratta della Lorenzin , il ministro della Sanità in persona, il rappresentante del governo! Ma siamo veramente al paradosso! Il governo che opera i tagli alla Sanità che critica se stesso per gli stessi tagli.
Come il gioco del cappello. Quando si siede al tavolo governativo si mette il cappello del ministro serio e fedele e decide per i tagli lineari. Quando esce , si toglie quel cappello e si mette quello per cui  deve rispondere del suo operato come massimo responsabile della Sanità e della salute pubblica e critica quei tagli che gli sono caduti addosso a sua “insaputa” come una mannaia.
Cosi con un piccione prende due fave. Come governo decide fedelmente e quindi non può essere criticato come uno che fa "contrasto" , come ministro responsabile della salute pubblica può sempre dire non è colpa mia io l'ho detto che i tagli sono sbagliati! 
Ma santoiddio! Ma se non sei d’accordo con quei tagli perché non ti dimetti? ( scusate la parolaccia) . Se non riesci a fare il compito per cui ti siedi su quella poltrona o fai battaglia irriducibile all’interno di quei tavoli dove si decide e pubblicizzi il tuo dissenso, lo motivi , lo esterni e se non trovi riscontri, anche qui, abbandoni con un dimostrativo gesto politico.
Oppure….oppure , fai come stai facendo. Ti siedi con lo stesso cappello sia quando decidi, sia quando critichi quelle decisioni , con una faccia di bronzo senza precedenti ( o meglio prendendo esempio dai tuoi predecessori e compagni di merenda) E evidentemente per lei , come per tutti gli altri, simili contraddizioni in termini non sono tali , ma normali comportamenti per un politico e tali lo sono anche per gli elettori suoi affiliati o contrari. Nessuna contraddizione, ma semplice e lineare comportamento logico.
E Renzi? Colui per il quale quando guarda all’interno del suo partito(sic) chiede e minaccia che dissensi ed esternazioni non ve ne siano, che tutti compatti devo perseguire la linea e le sue decisioni. E nel suo Governo? Accetta che una sua ministra faccia e poi critichi apertamente le sue decisioni? E per gli equilibri della sua maggioranza si accettino queste contraddizioni?

O forse…forse sono proprio queste contraddizioni il pane del suo far politica propagandistica? Non ci ha forse abituato con la sua spicciola politica a dire tutto e immediatamente subito dopo il contrario di tutto senza che nessuno lo faccia notare? E senza che in questo si ravveda contradizione!