La Federmeccanica fotografa la situazione italiana.


Una foto che rac­conta di 350mila posti di lavoro persi dall’inizio della crisi, e di un 27% di pro­du­zione indu­striale in meno dal 2008 ad oggi.
Ora come si sa sono dati reali, e se confrontati con altri centri studi e di statistica anche ufficiali, nazionali ed europei i dati non si discostano troppo.
Ma allora come mai fino a ieri parlavano e decantavano i dati ottimistici del governo ed ora li ridimensionano?
Forse perché il 5 novembre iniziano le trattative per il contratto nazionale metalmeccanici e per la prima volta da anni, è stata invitata anche la FIOM ?

Nelle 3500 aziende in cui si è votato per la rappresentanza la FIOM ha raggiunto quota 64% diventando il sindacato più rappresentativo, superando anche i suoi iscritti.
La UILM e la FIM per la prima volta con riluttanza han dovuto accettare di sedere intorno allo stesso tavolo con la Fiom e accettare un possibile contratto non separato.

E così la Federmeccanica ha dovuto smentire se stessa, strumentalmente, quella degli ultimi anni, ed ammettere che le cose non vanno cosi poi tanto bene e che i provvedimenti del governo non è che hanno dato tutti questi dati positivi e neanche come tendenza.