per non dimenticare quel 21 Luglio

e tu sei a terra ormai!
Ti accovacci e cerchi di riparare i colpi più violenti. Il dolore ad ogni colpo diventa sempre più violento. Senti il dolciastro del sangue in bocca. E ad ogni colpo il dolore aumenta sempre di più. Aspetti il prossimo e non sai dove ti arriverà. Lo aspetti ed eccolo che arriva. Con gli occhi chiusi vedi i bagliori come fuochi d'artificio. Aspetti l'ultimo e speri che sia l'ultimo!
Poi come d'incanto i colpi che arrivano non ti fanno più male!!! Senti il rumore sordo, ma non stanno colpendo più il tuo corpo, Quello che stanno facendo lo stanno facendo ad una altro corpo. Non se ti tu la sotto, sotto i colpi. Tu sei fuori e guardi quei robot che colpiscono un altro corpo. E tu sei li a guardarli, curioso. Dove colpiranno ora?.
I torturatori stanchi si danno il cambio, e tu li vedi allontanarsi. Mentre altri prendono il loro posto.
Poi il silenzio fra il frastuono delle sirene, le grida , lo stridio delle sgommate dei gipponi, le urla di dolore. Sei a terra inconscio , il dolore non lo avverti più ormai.
Sarò morto?
E' questa dunque la morte?.
Poi il silenzio tombale.
Era il 21 di luglio di un anno infelice.
Volevamo tutto , eravamo certi che eravamo dalla parte della ragione. Che avevamo ragione noi, come po la Storia ha dimostrato.
Ma a che serve avere ragione, se siamo stati sconfitti!
Una giornata di carneficina, di morte e di dolore. Quel 21 Luglio di un anno del nuovo secolo
Ma noi avevamo ragione!!! E loro torto!