MA siamo sicuri che l'obbiettivo sia quello giusto?



Sono trascorse poche settimane da quella che molti giudicavano una mera esternazione del ministro della PA per introdurre l'obbligo delle Impronte digitali per attestare la presenza in servizio del personale
Sono trascorsi 10 anni da quando alla Funzione Pubblica sedeva allora il Ministro Brunetta, quel simpaticone che esordi' prendendosela con i fannulloni del Pubblico Impiego, nel frattempo era arrivata la Ministra Madia che introdusse il licenziamento rapido, entro 48 ore, per il lavoratore colto in flagranza di reato nell'atto di farsi timbrare il cartellino o di timbrare quello di un collega.


E se pensassimo di introdurre lo stesso accanimento terapeutico contro che so i dipendenti pubblici assunti al Parlamento o verso il ceto burocratico o la dirigenza delle PA?
Per un dipendente assenteista quanti capi uffici inadempienti ci sono?

Nel frattempo da quando è da Brunetta l'assalto all'assenteismo del cartellino colpiti , in dieci anni dunque, ben 20 dipendenti sono stati beccati!
Ma quale danno può arrecare in dieci anni un mancata timbratura di un cartellino di 20 dipendenti?
Quale efficienza perduta per il decrepito servizio offerto dalle PA?
Ma veramente valeva la pena di tante risorse sprecate dall'installazione dei tornelli all'attuale presa delle impronti digitali quando basterebbe che il capo ufficio facessi il suo dovere ?

E non viene il sospetto che sia tutta una campagna per la distrazione di massa verso colpevoli e obbiettivi fasulli?