Si conferma l'astensionismo il primo partito e la fine della democrazia

tutti ad esaltarsi per la candidata sindaca del "centro sinistra allargato" che è riuscito a battere il candidato della destra centro. Il commento più ascoltato è " il vento sta cambiando" Si ma in peggio dico io.
A premessa è da dire che il 50% dei sardi aventi diritto è andato a votare E' questo indica al di sopra di tutti e di tutte le disertazioni che è la sfiducia , peggio la delegittimazione verso il sistema ad essere maggioranza nel Paese. E questo è un dato che si conferma in tutte le tornate elettorali. Se la partitocrazia e il sistema mediatico fa finta di non vedere, di non sentire di non ascoltare Ed è solo il sintomo che contro questa tendenza non sanno rispondere in maniera efficace, Se lo facessero si dovrebbero dimettere in blocco, Ed è la fine che li aspetta

Intanto il mio parere che è stata un errore di sopravalutazione e di autoesaltazione delle proprie forze quella della Meloni, che nella furia di dare un colpo a Salvini ha voluto a tutti i costi il suo candidato. Infatti il voto disgiunto lo sta a dimostrare. Il candidato della destra centro ha preso meno voti della sua stessa lista Il contrario di quel che è accaduto per la candidata del centro sinistro allargato.
Da questo ne discendono due considerazione a voler ragionare con il cervello e con razionalità e non con i sentimenti o le speranze. La lista della destra centro è sempre maggioranza relativa nel Paese, e la elezione della candidata di centro sinistra allargata è più responsabilità della Meloni che altro.
Ma è altrettanto vero, e questo a conferma della conseguente disaffezione dei votanti è che nessuno dei due schieramenti virtuali ha un programma comune men che meno il centro sinistra allargato che ha messo in piedi una assemblement elettorale intorno ad un nome, ma senza un programma comune, senza un progetto di regione, senza un programma di cosa si intende fare per la crisi industriale e agricola della Regione
Almeno la destra centro ha due o tre parole d'ordine con cui si trovano d'accordo. Non certo su come intendono metterle in pratica su come realizzarle ma almeno hanno qualcosa in comune. Poi si spaccano per come spartirsi il potere, su chi e come avere la supremazia , la leadership , ma più per velleitarismo di Salvini che per corrispondenza con la realtà ( Salvini ha preso l'3,8% di lista. Nella cosidetta schieramento di centro sinistra allargato, nemmeno quello. Uno è per la guerra e l'invio delle armi in Ucraina l'altro no, uno per una coalizione organica e di programma l'altro solo di volta in volta e su accordi elettorali di volta in volta.
Una dato li accomuna entrambi il Potere e la vittoria per le poltrone, per spartirsi il sotto bosco dalle banche, all'informazione, dalle ASL ai presidenti di Ospedali, dai consigli di amministrazioni della vita dei cittadini non ne può fregar di meno ne agli uni ne agli altri. E tutti insieme all'intera Partitocrazia.