l'occupazione delle istituzioni da parte dei partiti non è finita senza prima aver sottomesso la magistratura

L'incriminazione di Toti capita a proposito per coloro che dovessero spiegare con esempi come mai la riforma da tanto tempo ricercato dal potere partitocratico contro la magistratura. La separazione dei poteri proprio non va al potere partitocratico che deve tener conto sempre di qualcuno o qualcosa che può tener conto e a cui dar conto.
Lo stesso qualche decennio fa era il potere dell'informazione, ma poichè non tutelato da dogmi costituzionali è stato facile aver ragione di esso. E' bastato chiedere al potere economico di occuparsene e detto fatto. L'ultimo atto è stato l'assoggettamento dell'agenzia giornalista AGI messo sotto controllo e tenuto sotto controllo.
Ma per il potere giudiziario non è cosi semplice. Certo mettere il guinzaglio singoli magistrati o PM o giudici è un attimo per il potere partitocratico che ormai come una piovra un blob avviluppa e avvolge tutto e tutti. Ma l'istituzione giudiziaria ha dei poteri di indipendenza per cui qualcosa sempre può sfuggire. Solo una riforma appunto istituzionale può spaccare e dividere il coro.
Ed è proprio questo l'altro aspetto a cui il potere politico ha cercato e cerca di spuntare. Legiferando per cui i reati tipici di chi gestisce la cosa pubblica non siano più tali, Il falso in bilancio, l'abuso d'ufficio, i reati di concussione o corruzioni diventati un percorso ad ostacoli per chi volesse indagare.
ma non basta !
Occorre occupare anche gli organi di controllo e gestione dei magistrati, E in questa direzione che va l'occupazione partitica del CSM tale per cui il potere di controllo e di condizionamento dei singoli magistrati è assicurato , cosi come il controllo delle associazioni dei magistrati, ormai emanazioni partitica.
Ma non è ancora tutto.
E' il controllo a monte, pregiudiziale, condizionante che occorre
Sono anni che cercano di dividere le carriere Quella del pubblico ministero a cui spetta il compito di accusare, aprire inchieste, indagare .mettere sotto indagine settori del potere politico, e il quella del settore giudicante a cui spetta il compito di giudicare se le prove raccolte siano concrete, in punta di diritto o costituiscono reato.
Il passaggio di magistrati fra gli accusanti e i giudicanti di fatto è minimo. Solo lo 0,2% passa da una carriera all'altra, Dunque una falsità , come poteva non esserlo,? le ragioni addotte.
dividere le carriere significa mettere sotto il potere politico la parte accusatoria, e dunque controllare chi , cosa quando e come giudicare chi e per cosa .Questa che si sta consumando con l'ennesima riforma Nordio è un altro tentativo di attacco per colpire la fortezza del potere giuridico.

Stare o parteggiare per gli uni o per gli altri non è stare dalla parte dei buoni contro la parte dei cattivi,
Ma solo stare dalla parte della Costituzione e di una repubblica che almeno per la parte formale rimane democratica!