Quaquaraquà o ominicchi questi, giganti quelli . Chi l'avrebbe detto!

In questi giorni viene prepotentemente in mente il ricordo di Sigonella e la differenza di statura fra uomini politici di una certa statura, che di fronte ai politici ( se cosi li possiamo definire) dei nostri giorni assurgono a giganti. E stiamo parlando di giganti dell calibro di un Andreotti, di un Craxi, di un Spadolini di un Berlinguer . Intendiamoci politici che ho sempre politicamente non stimati anzi combattuto strenuamente contro di loro e dei partiti a cui facevano capo. Ma giganti come uomini di Stato, con una visione della Politica e del senso dello Stato e del Pubblico che oggi sembra cose da extraterrestri .
Craxi atlantista fino al midollo, filo americano in politica estera e anche per questo anti PCI e anti CGIL e un Andreotti la cui fedeltà agli USA non era certo mai messo in discussione. Eppure in quei giorni assursero a difensori della sovranità nazionale, al senso di dignità nazionale, ma soprattutto della legalità internazionale e del Diritto internazionale. La difesa dei principi e delle regole della convivenza civile contro la sopraffazione e la prepotenza del bullismo reganiano che pur di difendere i propri principi di potenza imperialista voleva calpestare tutte le regole e passare sopra la dignità di un altro paese e di un altro popolo. Valori e principi questi e uomini e donne politici che di fronte agli accadimenti di questi giorni sembra di un altro mondo, di un'altra dimensione.
 A difesa del diritto internazionale quelli, il diritto si, ma fino a un certo punto questi! Che squallore!
Ma quale colpa o peccato originale dobbiamo scontare noi, per aver avuto in dote questa politica e questi politici?
Ma sarà che forse abbiamo fatto del male per dover scontare queste colpe?
Almeno non ci rimane che la consolazione che abbiamo vissuto, almeno noi di una certa età, altri uomini, un altra politica , e aver la certezza che tutto non è stato un sogno e che questo è , forse, solo un incubo!
Ma ci sveglieremo?