E' come se.....


La tesi difensiva di Salvini, è che il reato di sequestro di persona lo ha commesso perché il popolo italiano lo chiedeva da lui. E lui essendo un servitore del popolo ha esaudito la richiesta del popolo.
Bene!
Ammettiamo che dica il vero, e che effettivamente sia stato il popolo a fargli giungere questo suo desiderio
E'come se si ammettesse che se un certo numero di persone anche molte, supponiamo, chiedesse a uno di ammazzare una persona, l'esecutore sarebbe innocente! Estendendo il concetto, dunque, il sicario è sempre innocente perché commette reato su commissione!
Il paradosso come similitudine, non è poi tanto assurdo. Vi sono i mandanti ( il popolo) , c'è il sicario ( il ministro al servizio del mandante) c'è il reato, il sequestro di persona.
Cos'è dunque che fa sembrare assurdo la similitudine?
Che nel nome del popolo si può commettere ciò che ad un gruppo di cittadini non è consentito? Dunque è la quantità di committenti il paradosso? O lo status del sicario ? Ciò che è consentito al Politico non lo è ad uno "normale"?

Ma non esiste nessun contratto firmato fra popolo ( mandante) e sicario ( politico) per commettere il reato! Al massimo vi è l'esigenza di risolvere uno che per loro è percepito come problema. E' questo autorizza a commettere il reato?

Da qualsiasi punto di vista si vuol vedere l'episodio, l'operato di Salvini, può creare un precedente molto ma molto pericoloso.