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vi è cultura del lavoro, quella caritatevole e quella propagandistica
Oggi, domani, ci troveremo nella condizione che chi lavora con moglie e figlio a carico, sempre come precario percepisce come salario intorno agli 800euro. Presso le Poste che è società a maggioranza statale, per il lavoro da porta lettera da 1110 euro a contratto precario per un anno. E devi competere con altri che sono tutti laureati
Domani lo stesso lavoratore prenderebbe 1200 euro con il RdC. Certo ha l'obbligo di , quando i comuni lo chiedono, di prestare 8 ore di lavoro a settimana, sapendo già in partenza che i Comuni non hanno ne danaro per le attrezzatura per qualsiasi lavoro, ne l'organizzazione per offrire questo lavoro volontario. Certo vi è anche l'obbligo di accettare qualsiasi lavoro, comunque e dovunque. E magari ci fossero richieste di lavoro!!!
Dunque questo provvedimento è contro la cultura del lavoro! E non è nemmeno cultura caritatevole. Perché per essere tale il RdC ( che già il termine reddito è una mistificazione) dovrebbe essere dato a tutti lavoratore o meno al di sotto di una certa soglia, diciamo di sussistenza e dovrebbe essere esclusivamente fornitura e accesso a servizi sociali, perché oggi i poveri sono anche chi ha un lavoro!!!!
Dunque strumento contro la cultura del lavoro, non è carità e assistenzialismo , è solo strumento di propaganda politica. E durerà esattamente la durata di questa legislatura.