Dopo Voghera, alle Armi!!!


 

Dopo il caso di Voghera riaccende la polemica sulla sicurezza e sulla necessità della difesa personale.
Ma la cosa strana è che proprio i difensori delle forze dell'ordine, della libertà di agire senza lacci e laccioli legali delle forze dell'ordine (vedi la difesa per i pestaggi e le torture ennesime nel carcere di Santa Maria a Vetere) sono i primi a chiedere la libertà della difesa personale e del fai da se. Proprio il fatto di Voghera dimostra che se l'assessore alla sicurezza sociale , ricevuto il cazzotto ( ammesso che i fatti siano andati come da lui dichiarato ( e da Salvini che non era presente ai fatti) fosse andato dalle forze dell'ordine a denunciare l'accaduto ,la cosa si sarebbe risolto enfatizzando l'aggressione ( che sarebbe passata come aggressione politica) una morte in meno e magari il ricovero in strutture sanitarie per la cura di un non sano di mente
Naturalmente non si voleva questo è il clima non consente non approfittare di ogni movente per una legge più liberatoria per le industrie delle armi.
La cosa è avvalorata dal fatto che dalle statistiche del Ministero degli Interni risulta la discesa costante dei reati violenti contro persone e cose. Mai come nell'anno 2020 ci sono stati cosi pochi reati di questo tipo. e men che meno da giustificare la rincorsa al riarmo personale. e alla giustizia fai da se dopo il caso di Voghera riaccende la polemica sulla sicurezza e sulla necessità della difesa personale.
Ma la cosa strana è che proprio i difensori delle forze dell'ordine, della libertà di agire senza lacci e laccioli legali delle forze dell'ordine (vedi i pestaggi e le torture ennesime nel carcere di Santa Maria a Vetere) sono i primi a chiedere la libertà della difesa personale e del fai da se. Proprio il fatto di Voghera dimostra che se l'assessore alla sicurezza sociale , ricevuto il cazzotto ( ammesso che i fatti siano andati come da lui dichiarato ( e da Salvini che non era presente ai fatti) fosse andato dalle forze dell'ordine la cosa si sarebbe risolto enfatizzando l'aggressione ( che sarebbe passata come aggressione politica) una morte in meno e magari il ricovero in strutture sanitarie per la cura di un non sano di mente
Naturalmente non si voleva questo è il clima non consente non approffitare di ogni movente per una legge pi+ù liberatoria per le industrie delle armi.
La cosa è avvalorata dal fatto che dalle statistiche del Ministero degli Interni risulta la discesa costante dei reati violenti contro persone e cose. Mai come nell'anno 2020 ci sono stati cosi pochi reati di questo tipo. e men che meno da giustificare la rincorsa al riarmo personale. e alla giustizia fai da se I più gravi dei reati sono scesi sotto quota 300, secondo gli esperti raggiugendo i minimi storici (271 casi, contro i 315 del 2019, i 359 del 2018 e i 375 del 2017).
Aumentano invece i reati di violenza alle donne spesso nelle mura domestiche l 41,3% delle vittime nel 2020, erano il 35,2% nel 2019, il 39,35 nel 2018 e il 35,2 nel 2017). Per questo tipi di reati sempre da parte di quelle forze politiche non si chiede alle donne di armarsi e difendersi, ma solo di essere meno appariscenti, di uscire di meno e con abiti meno succinti e più sottomesse!
Se a questi dati si affiancano che in Italia si contano tra i 7 e i 10 milioni di armi da fuoco e che si è avuta una impennata del 25% solo fra gli anni 2019-2020 . Il Ministero degli interni si rifiuta, non si capisce per quale ragioni di fornire i dati sulle licenze del porto d'armi.
Si capisce mettendo in correlazione questi dati, del come e del perché della campagna pro armamento senza che vi sia una reale motivazione al ricorso alla difesa personale, ( ammesso che vi possa essere. )