Non ci resta che piangere, anche se......

Il fetore del decadimento delle Istituzioni, e di chi si era assunto il compito della sua difesa soprattutto della rappresentatività in Parlamento della Società si fa alto in questi giorni.
Tanto che persino questi si sono riuniti in piazza per cercare l'Unità nella difesa della Costituzione e di quel poco di democrazia che ne è rimasta. In questi anni non hanno alzato un fil filo di voce di fronte allo strapotere dell'esecutivo di fronte al parlamento. Forse perché anch'essi negli anni passati e nei governi passati, hanno cercato, voluto questo strapotere sperando cosi di gestire il crollo che non riuscivano a contenere? In 20 mesi di governo l'esecutivo ha fatto 65 decreti legge con 50 voti di fiducia. NOn tanto se si pensa ai ciò che hanno fatto i governi Monti, Draghi, e Letta, tutti a co-conduzione PD
MA non basta ancora Non basta ancora questo strapotere Perché l'appetito vien mangiando e la tavola è stata preparata e bandita da costoro che oggi si chiamano opposizione. Evidentemente no, evidentemente il modello di Repubblica a cui si mira è quello in cui il governo controllo anche i contrappesi e gli istituti di garanzia.
Si potrò dunque chiamare una Repubblica democratica e rappresentativa del potere del popolo. O solo una oligarchia egemonizzata dalla Partitocrazia e dai vari ducetti che di volta in volta si succederanno passandosi il testimone del comando?

Questa Repubblica consentirà elezione , sia il premier, sia il Parlamento, non è dato di sapere: la riforma tace. Con il 50% dei voti, come tutti i capi del governo a elezione diretta, da Macron a Milei? No, a mezza bocca si parla di una soglia attorno al 40%. Alla luce dell'astensionismo al 50% un premier di minoranza (in pratica basterà il 20% degli elettori) avrà in mano non solo le redini del governo, ma anche quelle del Parlamento, che sarà eletto «a traino» e quindi sarà l'estensione di quei comitati elettorali del premier che sono diventati gli attuali partiti personali. E avendo a quel punto in mano anche l'elezione del presidente della Repubblica, dei membri laici del Csm e di cinque giudici costituzionali.
«. La riforma, ha tuonato Meloni «restituirà ai cittadini il diritto di scegliere da chi essere governati». Lapsus perché aveva intenzione di dire "comandati"
Allo stesso modo di come oggi ha il diritto di scegliere i suoi rappresentanti in Parlamento ridotto a non più un manipolo un cerchio magico dai capi partito

Ora però occorre pensare alla possibilità di indire un Referendum Costituzionale, per la sua approvazione. E' già successo altre volte che riforme di questo filone voluti da coloro che oggi si chiamano opposizione, si sono poi scontrati con quello substrato di dignità che ancora rimane nel popolo italiano . Sperando che vi sia ancora il carbone acceso sotto la cenere che lo ha ricoperto in questi anni!!!