Le barzellette che ci raccontano


Oggi ha fatto la pipì il gatto ed è per questo che lo Spread è salito, e ieri siccome la Spagna ha chiesto aiuto al FMI , in Italia è aumentato lo Spread. Il mese scorso invece i mercati aspettavano il taglio per i pensionati ed è per questo che lo spread è sceso.
Insomma ci prendono per i fondelli. Il Main stream e i cosidetti giornalisti esperti , economisti alla bisogna non solo quelli che hanno letto l'economia sul bignami, ma anche quelli bocconiani , ma di parte, quelli che stanno dalla parte del potere, così ce la raccontano. Ed oggi il potere è nelle mani della grande e piccola finanza.
Se ci si sofferma un attimo ad analizzare i dati macroeconomici si può prendere atto di due verità, a mio parere.
Primo

Che il governo Berlusconi fosse la causa dell'avanzare dello Spread e che il successivo governo Monti lo avrebbe tenuto sotto controllo era totalmente una frottola Che l'aggravamento della crisi il non averla nè prevista ne aggredita per tempo è sicuramente una concausa da addebitare al governo Berlusconi. La sua caduta di fiducia da parte dei mercati e sopratutto nella presa d'atto della sua ormai incapacità a far diventare operativi i desiderata degli stessi è insieme la causa della sua caduta e la salita del governo Napolitano-Monti. Infatti da entrambi i governi le medicine propinateci sono le stesse. Le ricette dettate e scritte dallo stesso medico .
Da questo si può affermare che sicuramente la fiducia nello Stato e sopratutto la sua capacità a pagare i debiti contratti non è causa dell'alternarsi dello Spread

Secondo

Il debito pubblico con il salire dello Spread c'entra come la cacca con il cioccolato. Vi sono paesi con debiti pubblici ben più alti del nostro e non sono sotto attacco dei mercati. Ed è altresì , ormai, palese, che le misure recessive adottate da tutti i paesi europei sotto attacco da pare dei mercati e sopratutto misure recessive tutte a carico dei lavoratori e ceti medi produttivi , taglio delle spese nel welfare con lo Spread non c'entrano nulla. Vale solo sottolineare che molte delle misure prese dall'attuale governo, che certo non si può dire sia malvisto dai mercati, siano state prese non nell'ottica del calo dello Spread, ma nell'ottica , cosi c'è l'hanno venduta, come riforme per la crescita i giorni pari, e per eliminare il precariato i giorni dispari, il sabato e la domenica invece per attirare finanziamenti produttivi. Ma quelle misure prese in nome della diminuzione del debito, taglio dei lavoratori delle PA e amenità di questo segno, anche qui tutte a senso unico, non hanno intaccato di un solo punto lo Spread, il quale continua ad andare su e poi giù ed ancora su indipendentemente da tutto e da tutti.
Ci allontaniamo sempre più dal burrone , ma questo si allarga sempre più. Così ha avuto modo di dire il nostro Presidente del Consiglio.

Allora , da persone ragionevoli ci dovremmo chiedere , ma dovremmo chiedere sopratutto ai politici che parlano dicendo a nome dei lavoratori, ma quale barzelletta ci state raccontando?

E' certo che tra l'andamento dello Spread le misure che state adottando e che continuerete ad adottare, non vi è nessun rapporto di causa ed effetto e che le medicine che ci state somministrando , forse, potranno curare quale altro male, ma non certo lo Spread.
E allora, dovremmo chiedere, non è forse il caso di fermarci un attimo e cambiare profilassi?
E senza essere bolscevichi, forse non è il caso di prendere atto che la finanza( quella cattiva naturalmente) , da tutti definita come il male assoluto, la causa dei nostri problemi , non debba essere questa a essere messa sotto controllo e sotto sorveglianza con regole rigide e ferree .  Se ci allontaniamo sempre più dal burrone , ma questo si allarga con velocità maggiore, non è il caso di fermare questa voraggine invece di scappare da esso? Per usare la stessa metafora del nostro sobrio e compassato Presidente
E per poter fare questo non è il caso di cambiare politica, o quella che si presenta come tale? Continuare su questa strada non è forse da sciocchi o da sudditi?