I trucchi e le magagne


La manovra passata prima come "revisione di spesa" in realtà era una manovra finanziaria prevista fin dall'inizio insieme alle manovre, "salva Italia"  "cresci Italia" e così via. E' facilmente dimostrabile, come per le altre manovre, che il nome era solo uno specchietto per le allodole da dare in pasto alla stampa embedded (e qual'è la stampa non embedded?). La revisione di spesa , presuppone che si toglie da qualche parte e si mette altrove. E' una manovra squisitamente politica, in quando si decide di frenare una voce di spesa e incrementare un altro settore. In realtà questa manovra si annovera esattamente come tagli lineari , tagli al welfare, ai servizi pubblici per dirottare quelle risorse al pagamento degli interessi per i debiti contratti sul mercato finanziario.
Da qui "Spending Review" . Si tagliano le spese sociali e quelle risorse si indirizzano verso le banche e di istituti finanziari, verso il mercato insomma. Ma siccome le manovre sono come le ciliege , una tira l'altra, eccone pronta un altra di manovra. Due sono i floni mediatici questa volta tesi a giustificare e a far digerire la pillola all'arsenico. L'aumento dell'IVA e il prestito internazionale.
l'IVA  L'aumento al 23% dell'IVA , altri due punti rispetto al punto già aumentato è diventata come una calamità naturale. Si è perso la sua origine, come è nata, chi l'ha deciso , chi l'ha previsto. E' diventato come un terremoto, come il temporale estivo. Nessuno che dica , ma il Re è nudo! L'IVA al 23% non è un castigo mandato da Dio, ma siete stati voi ad averlo previsto e solo pochi mesi fa. Allora se è una calamità ,
allora vi siete sbagliati quando l'avete definito una necessità!

L'altra manovra mediatica la si sta preparando attraverso una smentita della necessità di un prestito forzoso che l'Italia avrebbe bisogno. Nessuno lo ha dichiarato, nessuno ne ha parlato, solo Monti ha detto che non si intravede la necessità, ma nemmeno lo si può escludere. Come per l'ultima manovra. Tutti si affrettavano a smentire la necessità di una ulteriore manovra ( era stata appena varata quella che avrebbe dovuto garantire la fantomatica, miracolosa crescita). Anche gli organismi europei dicevano che non vi era necessità di una manovra, senza dire chi l'aveva chiesta o intravista quella necessità ( se non i numeri e la tendenza macroeconomica in atto). Poi è diventata la "Spending Review"
Lo scenario non è cambiato. Lo Spread continua ad alterarsi, ma con tendenza al rialzo, tutti i fondamentali economici indicano la recessione in forte aumento e la tendenza è di un peggioramento di tutti i parametri macroeconomici. Una altra manovra si rende necessaria. Anche perché a partire dal 2013 per il Fiscal Compact dovremo versare alla BCE in aggiunta ai conti attuali altre 45-50 miliardi di Euro.  All'anno.  
Quindi con uno scatto di fantasia cosa si inventano i "professori bocconiani" con i loro accoliti di stampa e di scuola? . L'aumento dell'IVA deve essere scongiurato e quindi  a giustificazione e per ripararci da questa calamità il governo si appresta a varare altri piccoli aggiustamenti, altri prelievi forzosi tutti nell'unica direzione che la politica europeista neoliberale conosce. Con 'aggiunta che vareranno nuovi tagli e l'IVA rimarra lo steso. Due piccioni con una fava!.
Ridurre i consumi interni per impedire l'import, aumentare la competitività sull'export riducendo il costo del lavoro e introducendo precarietà del lavoro e dei diritti del mondo del lavoro. Vendere i gioielli di famiglia, aziende produttive statali, immobili e patrimonio dello Stato( si fa sempre più insistente la voce dell'oro della Banca D'Italia)  privatizzare beni sociali e servizi. In questo la città di Roma, con la privatizzazione dell'ACEA sta facendo da battistrada. Trasformare lo Stato senza zavorre in mero ufficio amministrativo al servizio del capitale. Per questo abbiamo chiamato Monti ed è per questo che si sta costruendo il dopo Monti senza Monti.   Il montismo. cioè il berlusconismo dal volto umano.