attenti al Memorandum


L'han chiamato così il discorso che terrà Monti a fine legislatura.  Sarà , dice qualcuno, il suo testamento e al pari della lettera Draghi- Trichet l'agenda per il nuovo governo che si insedierà. Il dettame che l'Europa ( per quel che si intende per Europa) impone all'Italia. Le cose che Monti non è riuscito a fare e che il nuovo governo dovrà fare.
Chiaramente l'"Europa" avrebbe voluto che direttamente Monti avesse avuto l'investitura popolare e governare l'Italia con l'appoggio della volontà popolare. Ci han provato. Hanno messo alla bene e meglio il massimo dei rappresentanti che potevano racimolare. Montezemolo, Casini, Bonanni, Il Vaticano con Bagnasco, Fini, e poi scompaginare quel che rimane del PDL, le Acli, la Caritas, ecc ecc. Poi sono andati alla conta. I sondaggi, però, attribuiva a questa nuova fantomatica forza partitica, uno scarso 15% , a ben andare. Poca cosa per poter pretendere, pur dal morbido e accondiscendente Presidente( un po irrigidito per la verità negli ultimi tempi per lo sgarbo ricevuto di lesa maestà) , la possibilità di un incarico per formare il nuovo governo alla prima battuta. Da qui il passo indietro di Monti ( come una giovinetta fino all'ultimo "si era tirata la calzetta"  Mi spoglio, No! mi vergogno, allora che faccio mi spoglio? ). Purtuttavia l'operazione ha ottenuto , anche se minimale, il suo obbiettivo. Il Politico Monti ha capito che per poter essere della partita alla prossima tornata deve avere alle spalle un partito che l'appoggia. Non basta avere l'appoggio indiretto, anche se fedele del PD e quello incondizionato di Napolitano. Sono sempre dei mercenari, anche se fedeli. Occorre anche avere delle truppe, una fanteria  in Parlamento, delle truppe  che lo possano sostenere e affrontare le battaglie e sfidare i veti incrociati. E in questo l'operazione , con quel 15% o giù di li, in un Parlamento che può contare come massimo partito al più un 30% . Quel 15% può condizionare il PD ( che da tutti è dato come il partito di maggioranza relativa) , garantire una maggioranza in parlamento ( insieme a qualche altra "rumenta" raccattata per strada) se non obbligarlo a scelte , difficili da digerire.
Ora le vie d'uscita per la futura guida del nuovo governo, viene confermata in due opzioni a seconda della dinamica dei risultati elettorali.
E' indubbia una maggioranza parlamentare composta di questo nuovo soggetto partitico chimato "terza repubblica" , i "moderati" comprendendo Casini, Fini, e residui dei "liberal" del PDL. Insomma il partito dei Montiani, legati alla Confindustria, ai grandi gruppi industriali ( per quel che si possa intendere "grandi industriali" in Italia,) , parte delle banche, della finanza, Assicurazioni ecc ecc . insieme al PD e alla "rumenta" che si potrà raccogliere più o meno "fiancheggiatori". Non altrettanto scontato è chi guiderà questa compagine. Le alternative sono

  1. Bersani ( che sembra scontato) con iniezioni robuste del blocco sociale di nuova formazione ( Monti?, Passera? Montezemolo? l'ordine decrescente è in funzione del peso elettorale che questo nuovo blocco raggiungerà)
  2. Monti. Ma solo in seconda battuta e se l'incarico a Bersani non sortirà i risultati sperati. Di qui la messinscena della Terzietà che dovrà sostenere Monti se vuole reggere il moccolo di questa sceneggiata
  3. In ultima istanza ripescare dal cappello della fantasia un altro personaggio "tecnico" vicino al mondo finanziario e alla borghesia industrialista tedesca
E noi?
Noi staremo a guardare, a giocare ad indovinello di chi e come si spartiranno la nostra vita e l'esistenza dei nostri giovani.
Abbiamo speranza?
Per il momento no. Abbiamo molta strada davanti a noi da percorrere, Strada, fatica e tanto lavoro da compiere!