L'emergenza è una questione di opinione


Se io fossi in Bersani ( e per fortuna o per natura politica non lo sono!) io farei due mosse.
La prima propositiva. Proporrei una decina di punti per un programma di governo , anche a termine, in cui riempirei di contenuti gli slogan parolai di Grillo-Casaleggio. Dagli ambientalisnmo ecologista fino ai Beni Comuni, ecc ecc ( Sul tema del lavoro e dell'emergenza dei lavoratori si può scegliere a piacere in virtù del fatto che i grillini a tal proposito hanno le idee abbastanza confuse anche più, se mai fosse possibile, che sugli altri temi) .
Lo rimetterei al Parlamento e sfiderei Grillo sul terreno del "fare" ! Naturalmente questa iniziativa verrà lasciata cadere nel vuoto. Perché su questo Grillo non ci sta e non si lascia trascinare. Perché sa , e su questo ha perfettamente ragione, che l'accordo di qualsiasi natura forme e dimensione con questa classe politica finirebbe con l'invischiarsi nei meandri del Palazzo e da questo fogna non se ne esce. Nel tempo l'ha dimostrato gli esempi della Lega, dell'IdV , ecc ecc Anche perché districarsi in questi corridoii significa avere una coscienza ed una cultura dell'arte della politica che è fatta anche di mediazioni, di tattiche di avanzare, ma anche indietreggiare. Arte che ne i giovani ragazzotti imbevuti di saperi di web 2.0 e conoscenza di linguaggio HTML non sanno e non conoscono il linguaggio della politica. Ma loro di questo se ne fanno un vanto! Ne tantomeno quest'arte ne è a conoscenza il loro guru tutto imbevuto di cultura e di praticantato sui palcoscenici , il che non è una offesa, Anzi! Ma tant'è Se uno nasce comico con la vocazione del comico difficilmente si può inventare un'altra arte.
Ma allora perché mi domando si è buttato in politica del palazzo? Per amore del tanto peggio tanto meglio? Tanto a casa questi signori non li manderemo mai con questa tattica, al massimo manderemo nel disastro il paese o lo affideremo ancora di più alla Troika che non può reggere un paese senza governance! E le speculazioni finanziaria stanno facendo le orge!

E quindi fallita questa strada, io se fossi Bersani, proporrei al capo dello Stato di nominare Grillo ( si può fare è lecito e consentito) o chi per lui, ma sempre nel campo del grillismo, di formare un nuovo governo. Bersani dovrebbe promettere che in questo caso darebbe lui il voto di fiducia. Son sicuro ( ma in politica occorre anche rilanciare confidando che l'avversario ha un punteggio inferiore al tuo ) che Grillo rinuncerebbe, perché il successo della lista ed il suo successo risiede esclusivamente nell'aver messo nel cestino del suo programma e nei suoi slogan di tutto e di più, valevole per tutte e stagioni.  Quando poi si passa dal dire al fare allora occorre fare delle scelte e quindi passare dal comico al politico e non sempre è facile. E' riuscito a Berlusconi, ma lui aveva al suo fianco fior di politicanti al pari di un Cicchitto, un Letta, Quagliarello, Ferrara democristiani e craxiani che mangiano politichese dalla mattina a sera, Son cresciuti nella melma del politichese. E ogni volta che Berlusconi  è scivolato è stato ogniqualvolta ha dato seguito di più ai suoi interessi immediati che ai consigli dei suoi consiglieri.
Il "fare" significa scontentare qualcuno per favorire qualcun altro all'interno dei suoi elettori. Significa mettere in pratica i suoi slogan, fare il referendum per l'EURO, il mettere fuori legge il sindacato, risolvere la crisi energetica spegnando i led dei televisori ecc ecc 

Si risolverebbe così il problema del paese? ( inteso come lavoratori e ceto medio basso)

Certo che no, ma almeno si riuscirebbe a stanare il lupo dalla tana. E comunque si continuerebbe nel teatrino!
E tutto questo mentre il PIL è in caduta vertiginosa, Lo spread ( ma rispetto all'aumento di interessi che pagheremo sul debito) aumenta , come la disoccupazione e l'inoccupazione , i consumi calano.
Ma l'emergenza per questi signori è il teatrino del levati tu che mi ci metto io, o del fai tu che a me mi vien da ridere