Letta: "La disoccupazione giovanile rimane un incubo"


“La disoccupazione giovanile è l'incubo" Questa esternazione di Letta è la fotografia in cui versa sia il Capo del Governo sia il suo governo e ci mostra in che mani abbiamo affidati le nostre sorti.
Si perché a questa affermazione ne discendono due conseguenze ovvie, o piu.
La Prima
Lui vorrebbe risolvere questo nodo che per lui è vitale. Ne è consapevole!  Ne va dell'avvenire del Paese. Lo sa ma non è capace per suoi limiti a trovare la chiave di volta , per trovare soluzioni tecniche oltre che politiche per uscire da questo problema, per trovare le giuste soluzione. Una ammissione di incapacità, dunque. Che si dovrebbe fare se si prende coscienza di questo limite.? Si dovrebbe passare la mano e dire "scusate il disturbo , ma non ne sono capace" Ma non lo fa.

La Seconda

Sa quale potrebbe essere la soluzione , ripeto, tecnica e politica, ma non può perché ha le mani legate. E' consapevole che per risolvere quel problema dovrebbe sciogliere i vincoli imposti dall'Europa oltre che accettati ben volentieri dai teorici del suo stesso partito, oltre che consapevolmente anche da lui. Oltre ai vincoli e ai dictat dei suoi "alleati" di governo. Vorrebbe , ma non può. Ma anche in questo caso dovrebbe denunciare questo stato di cose, e dire al Paese, "Sentite io vorrei risolvere la questione cosi...cosi...cosi... Ma non posso, per colpa di questo...di quello.... di quell'altro... e così via" Sarebbe un bel gesto sopratutto di onestà e di correttezza. Ma non lo fa, non ne è capace, Non gli conviene dal punto prettamente e strettamente di rendiconto personale.

La Terza
Non è assolutamente un incubo per lui. O perlomeno è lo scotto, secondo lui, che il Paese deve pagare per poter superare la crisi. Sa perfettamente che chi deve pagare i costi della crisi sono i piu deboli, i giovani, ma anche gli anziani i lavoratori ecc ecc. Potrebbe continuare a far finta che non esiste il problema e andare avanti. Non vedere, non sentire e sopratutto non esternare. Ma non può piu Ormai la spinta della società è troppo forte. E allora non può piu " democristanamente"  far finta di niente e quindi mente sapendo di mentire. Cosa ci si dovrebbe aspettare , dunque, cosa vorremmo che ci dicesse. Nient'altro che la verità " Vedete i tecnici mi dicono che da questa crisi se ne esce solo facendo arretrare in termini di diritti ed economici i lavoratori e tra questi i piu deboli, Giovai ed anziani , immigrati e donne. Cosi è e non ci si può far nulla! TINA! Non ci sono alternative! Ma anche le conclusioni sono come per il punto precedente.

Poi ci sono le altre varie conseguenza che sono il mix in dosi miscelate fra le prime tre che ho esposte. Ma tutte arrivano alle stesse amare conclusioni.

Cosa si dovrebbe fare allora?
Beh o rimettersi alla divina provvidenza, mettersi l'anima in pace, e sperare " Che io me la cavi" di italica memoria. Sperare che tocchi al vicino e prendersela con "diverso", col più debole di te.
Oppure prendere coscienza, aprire gli occhi quando un politico ci parla, esterni e fare " una bella rivoluzione, come mai ce ne stata una in Italia" come disse la buonanima. O perlomeno prepararsi a farla.