Solo
per amore di argomentazione, ma forse occorrerebbe ricordare a Renzi e al suo
entourage mediatico e politico, che parlare di riduzione di qualche decimale di
punto sul rapporto debito/pubblico rispetto alla soglia vincolante del 3% e da
tutti i governi e politici italioti sottoscritto, è non solo fuorviante o forse
solo populistico e demagogico, visto il sentimento antieuropeista sempre più
crescente in vasti settori della popolazione.
Il sistema mediatico e politico
che gravita intorno al “giovane” Renzi dovrebbe ricordare che anche la polemica
anti tedesca contro la Merkel (con la quale però è andato a braccetto, dietro
le quinte e al riparo della scenica mediatica) è perdente sul piano sostanziale
e fattuale. E ancora che è sempre messinscena mediatica e anzi,
controproducente il messaggio che non è l’Europa che ce lo chiede, ma
siamo noi convinti della bontà della politica rigorista e anti welfare e
dei “conti a posto”, lanciato come se questa fosse la verità assoluta, senza
alternative, senza meno. Per smontare tutte queste messe in scena,
basterebbe sbugiardarlo e ricordargli che gli stessi politici, governanti, e
suoi amici hanno sottoscritto la riduzione fiscale previsto dal nuovo patto di
bilancio, e che il nostro paese, entro il 2016, dovrà convergere verso il
"pareggio di bilancio strutturale", ovvero verso un equilibro
delle entrate e delle uscite dello stato al netto dei fattori congiunturali.
Tale regola, lo ricordo per gli smemorati o sedicenti tali, si considera
rispettata se il deficit dello stato non eccede lo 0,5% del Pil. Non solo:
stando al dettato del regolamento UE n. 1175/2011 (chiamato Six Pack),
integrato poi nel Fiscal compact, che prevede per il saldo strutturale una
forcella tra il -1% del Pil e il pareggio o l'attivo, il nostro paese dovrebbe
addirittura conseguire un "avanzo strutturale" dello 0,2%!
Altro
che riduzione del 3%!
Secondo
regole e patti sottoscritto dal nostro paese e messo in Costituzione in un
tempo che di meno non si poteva!
Allora
o
Renzi
le sa queste cose, ne ha a conoscenza e allora ancor di più le cose che va
distribuendo a destra e a manca sono sole pillole di pura demagogia e populismo
profuso a piene mani, come è nel suo personaggio recitato a meraviglia, mente
sapendo di mentire.
oppure
non le sa , le ignora e allora è ancora più pericoloso, perché l’ignoranza
e la saccenteria è un male pericoloso, specialmente di questi tempi. Ma se è
credibile la sua ignoranza, non lo è per il suo entourage tecnico economico e
per i suoi suggeritori.
Ma
io non ne faccio una colpa. Egli ha un ruolo, una parte con un copione da
recitare e lo sta facendo da attore nato, Un cavallo di razza. Basta vedere la
carriera che ha fatto. Da attore di compagnia di periferia, ha fatto gavetta
per anni, e poi ha bruciato i tempi diventando capocomico di una compagnia da
avanspettacolo. Complice anche il fatto che i capocomici li hanno fatto fuori
tutti. Si son bruciati da soli, o li hanno bruciati i loro colleghi teatranti
per invidia o per concorrenza. Insomma , al tempo, non ha rivali. Se non lui
chi? A meno di non ricorrere, ai soliti Tecnici professori della Bocconi.
Ma questo è un film già visto.
La
colpa allora dove ricercarla? Ma più che colpa , la responsabilità è da
addebitarsi, secondo me, alla nostra credulità, alla nostra paura di affrontare
la realtà e ci rifugiamo per questo a credere alle favole pur di non accettare
la semplice verità che è davanti a noi tutti.
Basta
togliersi gli occhiali. E invece…..Mah speriamo che io me la cavi!