Le nuove esternazioni e prove dei fatti del Potere
confermano un dato : Il re è nudo!
In questo caso la rappresentazione del potere è dato da
Alfano e le sue esternazioni sulle manifestazioni. Berlusconiano di ferro ,
figlioccio e coltivato politicamente in provetta dal suo padrone e signore,
alla fine ha ucciso il padre il suo Edipo re, proprio a causa di quelle
pulsioni di potere coltivate dal suo genitore politico.
( una divagazione. Si racconta che uno scorpione doveva
attraversare un laghetto e per paura di affogare chiese aiuto ad una rana. La
rana dapprima si rifiutò per il timore di essere punto, ma alla fine cedette.
Lo caricò sulle spalle e mentre attraversava il laghetto lo scorpione lo punse
a morte. Perché lo hai fatto? Adesso moriremo insieme! Lo scorpione a
malincuore rispose. Si lo so ma è nella mia natura!)
Ma non è questo il dato. E’ il suo “Basta con il saccheggio delle città, o vieteremo le manifestazioni nel
centro di Roma. L’identificativo dei poliziotti non se ne parla nemmeno. “
A prima vista potrebbe sembrare una atto di forza e di affermazione
di una volontà di ferro, ma se si legge fra le righe ci si accorge che è
esattamente il contrario. Che è solo un vagito per nascondere la sua impotenza
a gestire politicamente il dissenso crescente e che cova sotto le ceneri e la
sua impossibilità militare a reprimerla senza ricorrere a mezzi e strumenti via
via sempre più, non dico democratici che sarebbe un eufemismo, ma umanitari. Tant’è
che Amnesty International ha presentato un rapporto dettagliato in cui esprime
preoccupazione(sic) per come le forze di polizia utilizzi la forza al di fuori
di norme e standard del diritto
internazionale
Se vogliamo possiamo fare una analisi politica( o tentare di
farla) frase per frase della sua esternazione nei suoi passaggi più
significativi.
Il saccheggio
della città non vi è stato ne nella manifestazione del 12 ne tantomeno nello
sgombero del giorno successivo. Nessuno ha saccheggiato niente, non vi sono
stati espropri proletari, ne rotture di vetrine, bancomat. Auto bruciate, e se
alla manifestazione vi erano caschi indossati a protezione , per lo sgombero i
manifestanti erano senza protezione e a mani nude, Ne bombe ne bottiglie
molotov, insomma niente di niente che
possa far arrivare alla mente qualcosa di simile. Eppure l’evocazione fatta
dall’ex ministro degli interni è significativo. Sollevare l’indignazione dei
ceti medi e dei “moderati “ ( moderati de che?) con una immagine evocativa ed
eversiva della proprietà privata violata e stuprata! Evocazione menzognera e
falsata! E questo è indice di difficoltà
, quando la menzogna ha il sopravvento.
L’altro passaggio è
la ventilata minaccia del divieto a
manifestare. Un altro si era cimentato in una misura del genere. Un altro della
sua stessa provenienza culturale Alemanno con il suo provvedimento di blocco
delle manifestazioni. E lo stesso ex sindaco aveva tentato con la complicità
dei sindacati concertativi di prestabilire percorsi autorizzati per le
manifestazioni. Naturalmente tutti fuori città e in periferia. Mai furono tante
e cosi massicce le manifestazioni proprio in quel periodo e i percorsi si
concentrarono proprio per le vie vietate. Tant’è che la violazione delle più
elementari regole democratiche e diritto internazionale furono violate
arrivando al sequestro di persona collettivo. Masse di giovani furono
intrappolate , sequestrate impediti a muoversi e furono tutti uno ad uno
schedati e fatti passare per le forche caudine del posto di blocco operato
dalle “forze dell’ordine” Ricordo l’episodio presso la stazione Tiburtina e
quello dei Draghi Ribelli in via Nazionale. Tant’è che persino il Tar definì
quel provvedimento illegittimo ,anticostituzionale e illegale. Naturalmente
nessuno pagò per quel provvedimento a dir poco criminale! Non credo che il suo epigono Alfano voglia
fare lo stesso. Mentre per il primo gli si può addebitare la sua ignoranza,
Alfano si picca di essere un giurista e ben sa che provvedimenti del genere
sono incostituzionali oltre che inefficaci e che non farebbero altro che
provocare l’esatto contrario di quel che si vuole. Ma la minaccia gli serve o pensa che possa servire a scoraggiare
Per quanto riguarda l’identificativo
. La furia con cui vertici del Viminale , politici di destra e anche di “sinistra”,
sindacati di polizia , insomma tutta quelli li, difendono l’anonimato e
rifiutano quella che è la normalità in ogni democrazia europea , indica
esattamente che è l’impunità quella che si vuol difendere. D’altra parte la
violenza con cui il Viminale ha risposto al ministro che aveva osato definire “cretino”
il poliziotto emulo di Schettino che
pensava fosse uno zainetto il corpo della ragazza, lo dimostra. Non che l’identificativo
risolva chissà cosa , sul piano pratico, , ma è quello che rappresenta , il pur
minimo sospetto, i poco possibili, le minori
probabili accuse che limiterebbero il pieno dispiegamento della violenza contro
i manifestanti da parte dei poliziotti, fa loro rigettare questa ipotesi. Se
viene meno la piena collaborazione , possibili crisi di coscienza, allora tutto
l’impalcatura, tutta la sovrastruttura viene meno! Difendere la non
identificabilità dei “soprusi “ è indice di debolezza e non di forza. Se
fossero davvero solo “mele marce”, se fossero solo isolati “cretini” dovrebbero
essere le stesse “forze dell’ordine” , le “mele sane” a richiedere l’identificativo.
Insomma per fare chiarezza occorre
trasparenza e non l’anonimato.
Questo è solo uno dei sintomi di come il potere, questi
politici , nostri governanti, nostro ceto dirigente, viva questo periodo asserragliati
nelle loro blindate sfere. Hanno paura , sanno che all’urto non reggerebbero ,
ma che dico urto, al soffio crollerebbe tutto l’impalcatura. Ma è la nostra
debolezza, la loro forza. La nostra incapacità ad elaborare una pur minima
strategia , un minino programma di politica alternativa , non di stratosferici
modificazione del cielo , ma solo alcune semplici cose da proporre e perseguire,
non slogan, ma cose concrete e possibili , ora e adesso. Una politica
unificante che metta insieme strati di classe , ceti spinti dalla
finanziarizzazione vero la precarietà e la proletarizzazione , strati di classe
che oggi e subito, che oggettivamente sono anti capitalisti possa far prendere coscienza di ciò.
La nostra debolezza è
la loro forza