Si era in 10 mila in 15 e che importa. Si era in tanti! E da
tutt’Italia e tutti i movimenti. Dai No Muos, ai No Tav, dai Diritto per la
Casa ai No Trivellazioni, dall’Acqua Pubblica ai Beni comuni. Non solo “NO” ,ma
tanti anche “PER”. Si parte in molti , ma si arriva in tanti. Come sempre
succede lungo il percorso si aggiungono nuovi spezzoni. Ci si aspettava,
scontri, Roma a fiamme e fuoco, e la lunga trattativa per il percorso lasciava
presagire il muro contro muro del Prefetto( il Governo, Alfano) contro gli
organizzatori. Il primo in campagna elettorale voleva mostrare i muscoli per
rabbonire i “moderati” e catturare consensi, i secondi solo manifestare. E alla
partenza ci si era messo anche la Questura con un cambio di percorso
dell’ultima ora. Il lungo Tir che apriva il corteo ha fatto fatica a fare
manovra. Lungo il percorso sono sfilate le realtà di movimento presenti, si è dato sfogo alla fantasia, ai canti e ai
balli si è coniugata la rabbia. Tanti i colori , tante le realtà E forse questo
l’aspetto più critico e debole . La moltitudine di realtà non fa movimento di
sintesi politica. Uno più uno non si sommano. O si giunge ad una sintesi
politica , oppure continueremo ad assistere a sfilate, belle che scaldano il
cuore, ma che non cambiano di una virgola la dura realtà sempre più pesante. Si
era in tanti, ma ognuno isolato dagli altri!