I poveri sempre più poveri. Lo dice Eurostat

L'indice di disuguaglianza in Europa tende sempre più ad aumentare in tutta Europa e i recenti dati Eurostat sulla distribuzione del reddito lo certificano e confermano quello che ormai è diventato quasi un dato strutturale.
In Italia però questo divario non è tanto dato dall'aumento della ricchezza dei ricchi , che sostanzialmente rispetto al 2008 è rimasto pressoché stabile. Ma dal fatto che il loro numero è diminuito , ma lasciando sostanzialmente invariata la quantità di ricchezza a loro destinata.
Inoltre vi è una altra caratteristica tutta italiana. L'indice di distribuzione della ricchezza indica che i poveri sono sempre più poveri e sempre di più. In termini di classe si può dire dunque che la borghesia si restringe come numero , che la media borghesia si proletarizza sempre di più ed è la povertà ad aumentare allargando la sfera del sottoproletariato.

Da anni ormai si è sulla soglia della povertà anche avendo un lavoro , merce rara in ogni caso, è definito a tempo determinato e non classicamente precario.
Questa trasformazione dal punto di vista economica ha tremende ripercussioni in termini di classe e di lotta di classe e di ideologia del "senso comune" .