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La recessione terzo incomodo
Per Di Maio e il M5S tocca, adesso che ha raggiunto il massimo dell'appiattimento sulle posizioni di Salvini, smarcarsi e passare all'attacco. O ne approfitta a settembre con il DEF oppure sarà finita per sempre. E Di Maio ha già iniziato la sua campagna d'autunno puntando su parole d'ordine care ad un'anima dei grillini ovvero quello dei «privilegi», per i quali si prevede un’ulteriore stretta: e quindi si riaffronteranno le «pensioni d’oro», i vitalizi degli ex senatori, le doppie indennità dei parlamentari e le auto blu. Ma ci saranno anche il «daspo per i corrotti», il reddito di cittadinanza e il superamento della Fornero.
Dall'altro canto Salvini punterà ancora sull'emergenza immigrati ( nonostante che i ministri della UE hanno dimostrato come l'Italia sia il paese con la più bassa quota di accoglienza migranti e che dunque l'insofferenza è più di percezione, alimentata a fini propagandistici che di sostanza), sulla sua vicenda personale e le accuse a lui formulate dalla magistratura tentando una lotta all'ultimo sangue con la magistratura, su legittima difesa , e flat tax.
Sull'esito dello scontro si giocherà è la continuazione del governo, sia la supremazia mediatica e dei consensi fra i due. Oppure cercheranno la mediazione, ( tanto a te e tanto a me) se decideranno che non è ancora arrivato il momento giusto, e in attesa di momenti migliori, quando le posizioni dei consensi elettorali sarà più netta e chiara
Al centro ad avere l'ultima parola sarà la crisi e la recessione in arrivo e da tutti gli esperti prevista come peggiore della precedente e sempre più invasiva a livello globale. ( come dettagliata dalla rivista Fortune)