Passerelle mediatiche

qui non si tratta di essere dei tecnici, anzi, ma di sapere almeno quale sia la materia che si deve amministrare, e di avere un quadro della situazione e del quadro della materia che si deve amministrare e governare ( che significa "avere il controllo, cioè la possibilità o capacità di dirigerlo e farlo rispondere agli organi di guida.)
Un ministro che si accinge a "governare" il patrimonio infrastrutturali del nostro paese , deve avere come minimo conoscenze non del dettaglio, ma sapere la situazione generale del patrimonio e del suo stato di conservazione. Sopratutto in un governo che si dice di cambiamento. Cambiamento non è uno slogan , ma ha il significato di cambiare non la barra del timone, ma la rotta!!! Ne si può trovare la scusante . " ma siamo da appena due mesi?" Ma i due mesi effettivamente sono pochi per vedere la prua dirottarsi verso destra o verso sinistra, ma sono troppi se si vede la barra del timone ferma, immobile.
Un ministro delle infrastrutture invece di fare passerelle sull'aereo di Renzi , o sugli immigrati, avrebbe dovuto fin dall'inizio, fin dal primo giorno convocare una conferenza di progetto in cui esperti , e tecnici esporre le soluzioni tecniche per un piano Marshall di rinnovamento , ammodernamento , ristrutturazione , e riqualificazione del territorio e delle infrastrutture : scuole ponti, strade viadotti e sottopassi. Questa è la vera emergenza è e rimane la vera emergenza nel nostro paese. E gli studi non mancano, Studi di sismologi, associazioni di ingegneri, geometri, architetti e urbanisti.
Il cambiamento sarebbe stato questo. Poi i tempi e i modi per attuare quel piano sarebbero stati lunghi, fatti di passi successivi, ma avrebbe dato veramente il segnale di cambiamento.
Invece cosa si è fatto?
Passerelle sul palcoscenico mediatico, slogan populisti ad ogni tragedia catastrofica. Da ripetersi ad ogni altra prossima catastrofe,
Tutto come da copione!