controllati senza controlli

La sicurezza dei cittadini
A chi spetta? A chi l'onere di garantire la sicurezza e assicurare la vita sicura dei cittadini, preventivamente e a priori? Specialmente quando la proprietà è pubblica e quindi amministrata dallo Stato e in concessione al privato?
La risposta è pleonastica,
Eppure in questi giorni anche le ovvietà sembrano dimenticate e solo resuscitate dai "nemici"
Infatti vi sono istituiti organi appositi con compiti ben precisi e obblighi inderogabili e nemmeno demandabili ( anche se forti sono stati i tentativi privatistici in tal senso)
Per quanto riguarda le strade e i viadotti e autostrade vi è l'ANAS con appositi uffici specifici, e l'ufficio del Ministero delle Infrastrutture la cui responsabilità è stata affidata, dal nuovo governo, ad un laureato in scienze politiche . Ruolo questo non politico, ma tecnico.
Ma in questi giorni sembra che tutta la responsabilità sia in chi doveva eseguire e non ha eseguito, ma non in chi doveva imporre di eseguire e non ha imposto!
Il contratto di concessione impone visite ispettive e di controllo visivi e con strumenti all'uopo congiuntamente con funzionari del concessionario e del concedente, periodicamente e penali e contestazioni formali in caso di inadempienze.
Vi è qualcosa di tutto questo? Vi è traccia di una qualche contestazione , specialmente sul quel ponte maledetto?
Nulla compare e niente risulta finora.
La domanda dunque sorge spontanea
Come mai l'Untore risulta dai mass media e da parte governativa solo l'Atlantia della famiglia Benetton elettore di spicco del PD?
Come mai nessuna parola viene profferita circa i controlli obbligatori non effettuati o effettuati con compiacenza?
E cosa si risolverebbe dando la concessione ad altra società ma non rivoltando la logica dei controlli e dei controllori?
E se anche si nazionalizzasse , cosa cambierebbe se la logica rimane quella del profitto a cui sottosta sia il privato che il pubblico? Lasciando inalterata la struttura degli organi di controllo alla sicurezza?