𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫 𝐜𝐢𝐞𝐜𝐨 𝐞 𝐜𝐡𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐮𝐨𝐥 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐫𝐞!!!


 

Lucia Borgonzoni non è solo il simbolo di come sia inconciliabile il ruolo del politico con l'incarico ministeriale, Ma lo possiamo dire anche per Di Maio con la politica estera, o la Azzolina con la Scuola, ( ormai ex) o Brunetta con la PA. Infatti non esiste una correlazione fra ministero e competenza e ruolo istituzionale di governo dell'uomo.(donna) E se prima, diciamo qualche decina d'anni fa, questo veniva in qualche modo tenuto un pò in sordina, velatamente misconosciuto, esposto non in maniera eclatante, oggi questa discrasia e discrepanza avviene in maniera quasi sfacciata. L'esempio è appunto Di Maio e il ministero degli esteri, per ben due volte consecutivamente) e la Borgonzoli e il ministero della cultura.

A favorire, questa messa in sordina l'evidenza, non era tanto il senso di pudicizia da parte dei partiti, ma dal fatto che le alleanze di governo fatte da pochi partiti nascondeva un pò tale evidenza. E anche nel Governo Monti in cui le alleanze erano di tutto l'arco costituzionale ( come si diceva una volta, quando vi era pudicizia fra il costituzionale e il suo contrario) ), ma i dicasteri fatti da tecnici non direttamente riconducibili direttamente ai partiti
Oggi invece nella compagine governativa di Draghi, esistono due governi uno dentro l'altro.
Vi è il governo dei "tecnici" riconducibili alle loro correnti di pensiero teorico /tecnico, ai quali è dato il governo delle leve della vera missione del governo: quello della voce di spesa del Recovery Fund e che risponde direttamente alla Commissione UE. E dentro di esso, o accanto a esso , ma più a latere è quello diciamo più partitico, quello che dal punto di vista della strategia di spesa conta poco o niente, e che a determinare le forze si è applicato con precisione certosina il Manuale Cencelli. Tutto quello che era sbilanciato nell'affidamento dei ministeri è stato affinato alla virgola con i sottosegretari. Undici ai Cinque Stelle, nove alla Lega, sei al Pd, sei a Forza Italia, 2 a Iv, uno a Leu, uno a Noi con l'Italia, uno a +Europa, uno a Centro democratico Un capolavoro di arte barocca!!!
Vi è una corrispondenza dal punto di vista delle competenze il ministero degli esteri a Di Maio Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico) Barbara Floridia (Istruzione) o la Gorgonzoli alla cultura? Ma si è innescato qua un' altra lotta questa volta non fra partiti , fra fra correnti di partito. Se nella Lega la fazione Zaia/Georgietti nella spartizione dei ministeri era stata favorita, pur nell'ambito del bilancino con gli altri partiti , con i sottosegretari è stato Salvini a rimontare prendendosi persino il sottosegretario agli interni Nicola Molteni, cofirmatario dei decreti sicurezza, al Viminale. Nove in totale
Insomma se ancora qualcuno crede ancora nella democrazia e nella Politica, secondo me o è da ricovero, oppure è abbagliato di ideologismo idealizzato.
𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫 𝐜𝐢𝐞𝐜𝐨 𝐞 𝐜𝐡𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐮𝐨𝐥 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐫𝐞!!!