Cambiano ministri, cambiano politici, ma Taranto affonda sempre più!


"Qui non ti chiedi se ti ammalerai, ti chiedi quando ti ammalerai". Sono passati due anni da quando, a Taranto, sono stati coperti i parchi minerali dell'ex Ilva per contenere gli agenti inquinanti liberati dal siderurgico. Ma nel quartiere Tamburi non si avverte alcun cambiamento. Dai dati raccolti da Peacelink emerge che il tasso di mortalità per tumore nei tre quartieri a ridosso dell'industria è ancora superiore alla media nazionale e regionale. Come superiore alla norma era la concentrazione di benzopirene registrata durante il lockdown, in controtendenza rispetto ai dati delle altre città italiane. La polvere rossa, divenuta il simbolo più visibile dell'inquinamento, è tornata a ricoprire tutto, dai guardrail alle tombe del cimitero. "Non abbiamo mai creduto che coprire i parchi minerali fosse la soluzione definitiva", dicono i residenti dei Tamburi. Una posizione condivisa dagli ambientalisti che da sempre si battono per la riconversione dell'acciaieria. "Coprire i parchi minerali ha certamente migliorato la situazione - spiega Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink - ma ha risolto solo un quarto del problema".
Di Maio l'ultimo cantastorie arrivato a Taranto raccontava della chiusura dell'ILVA e della conversione in parco gioco per bambini, Divenuto ministro, anche sull'onda dei voti che ricevette dai cittadini di Taranto che credettero alla sua favola, cambio racconto e disse che le coperture dei parchi minerali avrebbe risolto il problema, abbassato l'inquinamento e riconvertito i terreni , l'aria, e il mare inquinato. Di Maio ha cambiato ministero, ma la situazione a Taranto è peggiorata.
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