Scatta la corsa alle mascherine Ffp2.
Speculazioni e prezzi al rialzo. Il governo al centro di questa speculazione e corsa al profitto speculativo. Ma la corsa a questo nuova merce a cui lo Stato non so fino a quanto in maniera speculativa ha abbinato il valore di uso con quello di scambio e che ha trovato il mercato pronto ad accogliere l'invito. Il momento giusto dal punto di vista di mercato e di giustificazione salutiste. Le mascherine cosi dette chirurgiche avevano trovato il punto più basso sul mercato ( persino la Pivetti non investirebbe più su di esse) per cui occorreva trovare il momento giusto per rilanciare , come un spot televisivo, la merce delle Ffp2 . Il governo chiama e il mercato risponde. Ma uno Stato che si rispetta e che dovrebbe salvaguardare i cittadini ,, soprattutto quelli più deboli e senza strumenti di difesa autonome, non dovrebbe avere la supremazia sulla libertà di mercato per quella della salute pubblica di cui si riempie la bocca quando si tratta di costringere, anche qui per interesse di mercato, a vaccinarsi? Non dovrebbe intervenire visto le condizioni di emergenza sanitaria per calmierare il mercato, comprare stock di nuove mascherine, e che adesso che hanno scoperto essere efficaci, distribuirli gratuitamente a cittadini a rischio di salute?
Invece il Governo si limita a creare le condizioni di speculazioni, imponendo la richiesta di una merce, lasciando poi il lasser fare alla speculazione e al profitto. Ma qui la libertà del libero mercato non c'entra nulla. Qui al confronto ci sono le condizioni di bisogno indotto da leggi dello Stato e la libertà degli speculatori di fare profitto e di fare i prezzi al rialzo. Non c'è più libero confronto fra domanda e offerta. C'è costrizione alla necessità di un bene divenuto vitale , e dall'altro la libertà di fare i prezzi in libertà di mercato.
La salute come strumento di profitto. ! La sanità del profitto