I: Taranto, finalmente, scrive la sua storia

La gente di Taranto e soprattutto i giovani, oggi non ci stanno più alle promesse, la marcia dei 20.000 ne è stata la dimostrazione.OGGI, 5 DICEMBRE, SAREMO A BARI PER LA DISCUSSIONE IN COMMISSIONE AMBIENTE E TERREMO UNA CONFERENZA STAMPANella Conferenza stampa di Altamarea (coordinamento di associazioni) di venerdì 5 dicembre (ore 11.30) presso la sede della Regione Puglia in Via Capruzzi 212 - in concomitanza dei lavori della 5° Commissione Ambiente (sala riunioni 2° piano) - noi diremo che
  •  sosteniamo il disegno di legge regionale perché recepisce una nostra  richiesta: abbassare i limiti di diossina a 0,4 nanogrammi a metro cubo entro la fine del 2010
  •  al fine di essere ascoltati saremo ricevuti dal presidente della Commissione Ambiente del Consiglio Regionale (Pietro Mita)
  •  il giorno 9 dicembre (giorno di approvazione della legge regionale sulla diossina) organizziamo una folta partecipazione con vari pullman che porteranno i  cittadini di Taranto sotto al Consiglio Regionale
  •  stiamo concordando un documento comune con i sindaci di Taranto e Statte da presentare a Roma l'11 dicembre 2008 al Ministero dell'Ambiente nell'apposita riunione dell'Accordo di Programma per l'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale)
  •  la bozza di tale documento è su www.google.it/group/altamareanews (cliccare su Osservazioni per l'AIA (Autorizzazione Integrata  Ambientale) che è nella sezione PAGINE)
  • tale documento ha fra i suoi scopi anche quello di inserire nell'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) il limite di 0,4 ng/m3 come pure il campionamento (controllo) in continuo della diossina sul camino E312 dell'Ilva
  • chiediamo infine che il limite di 0,4 ng/m3 entri nella legislazione italiana (per evitare definitivamente conflitti di competenze
  • Stato/Regione) e invochiamo un accordo "trasversale" delle forze politiche per il bene di Taranto
  • a tal fine siamo determinati ad avviare una raccolta di 50 mila firme, se necessario, per una proposta di legge di iniziativa popolare che abolisca il limite "osceno" di 10000 nanogrammi di diossina a metro cubo per sostituire quello di 0,4
  • l'art. 71 Costituzione, 2' comma, prevede tale possibilità: "Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli". 

MA NON FINISCE QUI: SAREMO A BARI IL 9 DICEMBRE, DATA DELLA VOTAZIONE NEL CONSIGLIO REGIONALEPer questo, Altamarea (coordinamento di associazioni che ha promoso la grande marcia contro l'inquinamento a Taranto) il 9 dicembre sarà a Bari, perché fino a quando non riuscirà a far rispettare la dignità e la salute della città, non si arrenderà.Saranno a disposizione dei partecipanti n° 6 autobus gratuiti, in partenza dalla Concattedrale alle ore 07.30 del 9 Dicembre. Per prenotazioni invia una mail con oggetto "Prenotazione posti", i posti saranno assegnati fino ad esaurimento.Se ti vuoi unire ancora una volta all'onda, contattaci inviando una mail a: altamareataranto@gmail.com o collegati al sito http://www.google.it/group/altamareanewsdove troverai tutte le informazioni per raggiungere Bari .L'euforia di condividere, uniti, per la prima volta un obiettivo comune come quello di liberare la città dai veleni, è stata la più bella dimostrazione di affetto verso la città.L'onda della marea ha scosso i cuori e le coscienze e sono proprio quelle coscienze a cui la città ancora una volta fa appello, perché la strada per raggiungere la nuova dignità è ancora lunga.Il prossimo 9 Dicembre, con il tuo aiuto, Altamarea sarà di nuovo per le strade, ma questa volta a Bari, presso la sede della Regione in via Capruzzi, a difendere il sacrosanto diritto alla salute.Infatti, in occasione del Consiglio Regionale si affronterà la discussione sul disegno di legge antidiossina e TU cittadino ci devi essere.Tu cittadino, noi tarantini, dobbiamo continuare ad essere presenti, soprattutto quando si devono affrontare scelte importanti che segnano il nostro futuro e quella della Legge Regionale antidiossina, lo è!Il risanamento ambientale è una priorità non più non più rinviabile, sia per la tutela della nostra salute, ma anche perché quello a cui dobbiamo aspirare è il rilancio di una economia eco-compatibile.