La Vecchia Talpa

"La voce della Vecchia Talpa che scava in profondità il tunnel sotterraneo della rivoluzione». https://www.facebook.com/Vecchia.Talpa.bis

A Taranto si muore. Per la diossina. Non ci sono più dubbi-6

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l fascino discreto della crisi economica. Intervista a Riccardo Bellofiore e Giovanna Vertova

l fascino discreto della crisi economica. Intervista a Riccardo Bellofiore e Giovanna Vertova
L'emergere della crisi ha confermato la visione di alcuni economisti eterodossi secondo la quale il capitalismo tende strutturalmente ad entrare in crisi. Tuttavia, le visioni sulle cause del disastro attuale divergono. Una posizione piuttosto diffusa (appoggiata ad esempio dai teorici della rivista “Monthly Review”) è quella che attribuisce la crisi al seguente meccanismo: la controrivoluzione neoliberista ha portato ad un abbassamento della quota salari; per sostenere la domanda privata è stata quindi necessaria un'enorme estensione del credito e lo scoppio della bolla nel 2007 ha interrotto il meccanismo. ....segue....

Uscire o no dall’euro: gli effetti sui salari

Uscire o no dall’euro: gli effetti sui salari
di Emiliano Brancaccio* e Nadia Garbellini** Uno studio sugli effetti salariali e distributivi della permanenza o dell’uscita dall’euro. Il pericolo di una “grande inflazione” in caso di uscita, evocato da Draghi, non trova riscontri adeguati. Ma anche l’opinione secondo cui gli effetti salariali e distributivi di un abbandono dell’euro non dovrebbero destare preoccupazioni è smentita dalle evidenze empiriche. Se si vuole salvaguardare il lavoro, la critica della moneta unica deve essere accompagnata da una critica del mercato unico europeo.....segue...

Vladimiro Giacchè: Euro e Austerity: la tenaglia che ci stritola

Vladimiro Giacchè: Euro e Austerity: la tenaglia che ci stritola
Credo che il primo dovere nei confronti di noi stessi sia quello della chiarezza. In primo luogo sulla gravità della situazione. ...segue....

Cos’è il Quantitative Easing e che effetti può avere

Cos’è il Quantitative Easing e che effetti può avere
di Giancarlo Bergamini e Sergio Cesaratto La settimana scorsa, alcune dichiarazioni possibiliste di Jens Weidmann, governatore della Bundesbank e membro del consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (BCE) con fama di falco, hanno alimentato fra gli operatori dei mercati finanziari l'aspettativa di imminenti misure di stimolo volte a scongiurare i rischi di cali generalizzati dei prezzi e dei redditi (la temuta deflazione)...segue....

Emiliano Brancaccio » In Europa volano i partiti anti Euro

Emiliano Brancaccio » In Europa volano i partiti anti Euro
Destra Espresso 200314 Brancaccioxenofoba. Movimenti popolari. Grillini e leghisti. Ma anche l’estrema sinistra. Dall’Italia alla Francia all’Est del Continente, i partiti 
contro la Bce volano nei sondaggi. 
Pronti a coalizzarsi a Strasburgo. 
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"Renzi-Merkel, dietro il teatrino mediatico niente. Anzi, peggio". Intervista a Vladimiro Giacché

"Renzi-Merkel, dietro il teatrino mediatico niente. Anzi, peggio". Intervista a Vladimiro Giacché
di FABIO SEBASTIANI Che valutazione dai del confronto bilaterale tra Merkel e Renzi?Non ho capito nel concreto quale sia il risultato. A me sembra ci sia molto fumo mediatico e propaganda, e in parte un fuoco di sbarramento da parte dei giornali tedeschi, che hanno espresso simpatia ma con tutta una serie di cautele. Anche l’atteggiamento della stampa più vicina al governo tedesco è ambivalente....segue....

Brancaccio: "La dottrina della precarietà espansiva è la nuova illusione europea"

Brancaccio: "La dottrina della precarietà espansiva è la nuova illusione europea"
Non gliene passa una l’economista critico Emiliano Brancaccio a Matteo Renzi. La riforma del lavoro, «sarà un buco nell’acqua», perché è dimostrato «che più precarizzazione non vuol dire più occupazione». Anzi, «la scommessa sulla corsa al ribasso salariale può portare l’intera unione alla deflazione, e la deflazione rischia di aggravare la crisi del debito». Brancaccio però è sicuro che Renzi terrà fede alle sue promesse, nonostante le rassicurazioni date ad Angela Merkel sui vincoli del debito, a cominciare dagli ottanta euro in busta paga. «Sforando di qualche decimale», però, il vincolo che pubblicamente ha assicurato di rispettare, perché quello che «si stia profilando è lo scambio tra un po’ meno austerità e un po’ più riforme del lavoro».

Il ministro Padoan oltre Keynes.

Il ministro Padoan oltre Keynes.
Sergio Cesaratto - Il neo­mi­ni­stro dell’Economia Pier­carlo Padoan era ben pre­sente nel dibat­tito eco­no­mico della sini­stra dei caldi anni ’70. Nel 1975 Cri­tica mar­xi­sta pub­blicò una sua rela­zione dal titolo impe­gna­tivo, «Il fal­li­mento del pen­siero key­ne­siano», che rias­su­meva il lavoro di un gruppo di gio­vani eco­no­mi­sti costi­tuito presso l’Istituto Gram­sci sul tema «Limiti del diri­gi­smo e fon­da­menti teo­rici della poli­tica delle riforme». ...segue....

THE AMERICAN JOB: QUELLO CHE IL GIORNALISTA ALAN FRIEDMAN NON HA VOLUTO DIRE SUL “GOLPE” DEL 2011

THE AMERICAN JOB: QUELLO CHE IL GIORNALISTA ALAN FRIEDMAN NON HA VOLUTO DIRE SUL “GOLPE” DEL 2011
Quando gli americani vengono a salvarci io sento sempre puzza di bruciato, la storia è piena di testimonianze di interessi made in Usa spacciati per aiuti filantropici al nostro paese. Non entro nei dettagli ma a buon intenditor poche parole. Ultimo il caso del giornalista Alan Friedman che sembra essere venuto a smascherare il complotto ai danni del popolo italiano che di fatto dal 2011 ha favorito un governo non legittimato dal consenso popolare che a sua volta ha svenduto l’Italia all’Europa e ai suoi potentati finanziari. Se così fosse allora perché non ha voluto dire tutta la verità ? ....segue.....

Banalità del cospirazionismo

Banalità del cospirazionismo
E. Brancaccio e M. Passarella, L’austerità è di destra. E sta distruggendo l’Europa, Si può supporre che un singolo uomo, per quanto potente, sia in grado di “muovere” i mercati? E’ davvero concepibile che un anonimo gambler delle Bahamas, o anche i pochi ospiti di una pur raffinata cena newyorkese a base di filet mignon, possano sedersi di fronte ai loro terminali e lanciare un attacco speculativo coordinato capace di demolire le fondamenta di una unione monetaria edificata con enormi sforzi dalle massime autorità politiche dei principali paesi europei? ...segue...

Lista Tsipras: coazione a riperdere

Lista Tsipras: coazione a riperdere
Bertinotti, poi Ingroia, ora Tsipras. Non importa cosa vogliono o pensano, non importa quali forze reali nella società debbano o vogliano rappresentare sul piano politico-elettorale. Non importa a quali interessi materiali debbano ancorarsi. A chi li espone a mo’ di reliquia salvifica o di bandiera importa solo che, volta per volta, queste icone siano in grado di coprire la pochezza di una classe politica che parla a sé stessa e che accumula fallimenti dopo fallimenti....segue....

I BRICS fanno scoppiare la bolla del credito Il rischio è uno shock deflazionistico mondiale

I BRICS fanno scoppiare la bolla del credito  Il rischio è uno shock deflazionistico mondiale
di Ambrose Evans-Pritchard Sul Telegraph Ambrose Evans-Pritchard analizza le tendenze dell'economia globale: USA e Cina in contemporanea intraprendono politiche restrittive per contrastare le bolle, i paesi emergenti si difendono alzando i tassi per evitare fughe di capitali, e l'unica senza spazi di manovra rimane l'Europa, che con le sue politiche monetarie ortodosse ha già abbandonato le difese rispetto alla deflazione e alla esplosione del debito. Sorge spontanea la domanda finale: perché stanno lasciando che accada...?....segue.....

La deriva infinita dei social-liberali europei

La deriva infinita dei social-liberali europei
a cura della redazione di Mps HollandeLa stampa di mezzo mondo si è concentrata sulle vicende personali di Hollande; ha così messo in secondo piano il contenuto della conferenza stampa che il presidente francese ha tenuto lo scorso 21 gennaio; una conferenza stampa nel quale egli ha ripreso, precisandoli, gli orientamenti di fondo già emersi in recenti sue comparse pubbliche: e cioè la sua volontà di confermare ed approfondire la politica che sta portando avanti fin dalla sua elezione, una politica ad esclusivo beneficio delle grandi imprese. ....segue.....

La deriva infinita dei social-liberali europei

La deriva infinita dei social-liberali europei
a cura della redazione di Mps HollandeLa stampa di mezzo mondo si è concentrata sulle vicende personali di Hollande; ha così messo in secondo piano il contenuto della conferenza stampa che il presidente francese ha tenuto lo scorso 21 gennaio; una conferenza stampa nel quale egli ha ripreso, precisandoli, gli orientamenti di fondo già emersi in recenti sue comparse pubbliche: e cioè la sua volontà di confermare ed approfondire la politica che sta portando avanti fin dalla sua elezione, una politica ad esclusivo beneficio delle grandi imprese. ....segue.....

La deriva infinita dei social-liberali europei

La deriva infinita dei social-liberali europei
a cura della redazione di Mps HollandeLa stampa di mezzo mondo si è concentrata sulle vicende personali di Hollande; ha così messo in secondo piano il contenuto della conferenza stampa che il presidente francese ha tenuto lo scorso 21 gennaio; una conferenza stampa nel quale egli ha ripreso, precisandoli, gli orientamenti di fondo già emersi in recenti sue comparse pubbliche: e cioè la sua volontà di confermare ed approfondire la politica che sta portando avanti fin dalla sua elezione, una politica ad esclusivo beneficio delle grandi imprese. ....segue.....

Rapporto dell’ILO sul mondo del lavoro 2013: scenario UE

Rapporto dell’ILO sul mondo del  lavoro 2013: scenario UE
Nella UE, mancano quasi 6 milioni di posti di lavoro per tornare alla situazione occupazionale pre-crisi...segue.....

Il Marchionnum della corporazione delle parti sociali

Il Marchionnum della corporazione delle parti sociali
di Giorgio Cremaschi Il regolamento applicativo dell'accordo sulla rappresentanza sindacale ha provocato in pieno congresso il big bang nel gruppo dirigente della CGIL....segue...

Il discorso di fine anno di Goofynomics di Alberto Bagnai

Il discorso di fine anno di Goofynomics  di Alberto Bagnai
1) le politiche di austerità sono una scelta obbligata a causa della rigidità nominale determinata dall'euro; 2) di conseguenza, l'euro è contrario alla ratio di una unione economica, perché la sua adozione costringe a politiche che, in caso di problemi, distruggono il mercato interno.......segue.........

Crisi dell'Eurozone e vie d'uscita

Crisi dell'Eurozone  e vie d'uscita
Intervista di Andrea D’Amato Professor Brancaccio, lei ha previsto con quattro anni di anticipo la crisi dell’eurozona e l’ondata di vendite di titoli dei paesi periferici, tra cui l’Italia. Non sono il solo. Perplessità sulla tenuta dell’Unione monetaria europea erano già state espresse da alcuni studiosi, più autorevoli di me. Tra gli economisti italiani, il compianto Augusto Graziani ....segue....

Graziani: il rigore della critica al pensiero dominante

Graziani: il rigore della critica al pensiero dominante
di Emiliano Brancaccio Augusto Graziani è morto l’altro ieri, a Napoli, pochi mesi dopo le celebrazioni per i suoi ottant’anni. Scompare così il maestro di una intera generazione di economisti italiani, raffinato innovatore delle idee di Marx e Keynes e acutissimo critico dei luoghi comuni su cui regge il consenso verso la politica economica dominante. Nell’opera di ricerca, così come nella didattica e nella divulgazione, Graziani ha incarnato una miscela per certi versi unica di rigore intellettuale, potenza dialettica e delicatezza espressiva.....segue....

Perché il Parlamento dovrebbe sfiduciare la Commissione

Perché il Parlamento dovrebbe sfiduciare la Commissione
di Alberto Bagnai ......La prima cosa che vi mostrerò è che gli squilibri finanziari, e quindi le crisi debitorie, derivano spesso da squilibri di distribuzione del reddito. Questo non va sottovalutato perché ci dà indicazioni positive rispetto a quello che dovremmo fare una volta fuori dall'euro. Secondo punto: il matrimonio tra moneta unica e riforme economiche è burrascoso. ...segue....

Perché il Parlamento dovrebbe sfiduciare la Commissione

Perché il Parlamento dovrebbe sfiduciare la Commissione
di Alberto Bagnai ......La prima cosa che vi mostrerò è che gli squilibri finanziari, e quindi le crisi debitorie, derivano spesso da squilibri di distribuzione del reddito. Questo non va sottovalutato perché ci dà indicazioni positive rispetto a quello che dovremmo fare una volta fuori dall'euro. Secondo punto: il matrimonio tra moneta unica e riforme economiche è burrascoso. ...segue....

Perché il Parlamento dovrebbe sfiduciare la Commissione

Perché il Parlamento dovrebbe sfiduciare la Commissione
di Alberto Bagnai ......La prima cosa che vi mostrerò è che gli squilibri finanziari, e quindi le crisi debitorie, derivano spesso da squilibri di distribuzione del reddito. Questo non va sottovalutato perché ci dà indicazioni positive rispetto a quello che dovremmo fare una volta fuori dall'euro. Secondo punto: il matrimonio tra moneta unica e riforme economiche è burrascoso. ...segue....

Buongiorno commissari!

Buongiorno commissari!
Ilva, veleni e fanghi la denuncia di Ronchi «Per valutare la portata della decisione della Cassazione occorre attendere le motivazioni. Mi auguro solo che gli effetti di questo verdetto non aggiungano altre incertezze. Per risanare Ilva servono punti fermi, altrimenti diventa tutto più complicato». ....segue....

Avvertimento degli economisti

Avvertimento degli economisti
Financial Times , 23 settembre 2013 La crisi europea continua a distruggere posti di lavoro. Entro la fine del 2013 ci saranno 19 milioni di disoccupati nella sola zona euro, oltre 7 milioni in più rispetto al 2008, un aumento senza precedenti dalla fine della seconda guerra mondiale e uno che si estenderà su nel 2014. Gli scioperi crisi dell'occupazione soprattutto i paesi membri periferici dell'Unione monetaria europea, in cui un aumento eccezionale in fallimento è anche in corso, mentre la Germania e gli altri paesi centrali della zona euro hanno invece registrato una crescita sul fronte del lavoro...leggi tutto......

L’AVVENTO DEL TOTALITARISMO “DEMOCRATICO” NELLA PROFEZIA DI ALDOUS HUXLEY (1958)

L’AVVENTO DEL TOTALITARISMO “DEMOCRATICO” NELLA PROFEZIA DI ALDOUS HUXLEY (1958)
di Norberto Fragiacomo Il grande saggista e scrittore inglese Aldous Huxley morì cinquant’anni fa, lo stesso giorno dell’assassinio di John F. Kennedy a Dallas. Malgrado il suo pessimismo di fondo sulla natura umana (si legga, a riprova, l’opera principale “I diavoli di Loudun”, in cui i veri diavoli sono gli esseri umani tutti), Huxley era un democratico convinto e piuttosto tradizionalista, che considerava comunismo e capitalismo alla stregua di ideologie totalitarie e perniciose: non a caso i protagonisti del suo “Mondo nuovo” (1932) hanno cognomi come Marx, Bakunin, Rothschild, e nomi come il buffissimo Lenina dell’avvenente miss Crowne. ..leggi tutto.....

La “rivolta degli italiani” aspetta l’adrenalina. Obiettivo il governo, per ora

La “rivolta degli italiani” aspetta l’adrenalina. Obiettivo il governo, per ora
Sergio Cararo La “rivolta degli italiani” aspetta l’adrenalina. Obiettivo il governo, per ora "Non è il momento di andare a Roma. Bisogna vivere qualche altro giorno di passione e far salire l'adrenalina degli italiani". Così dice al telefono con l'ANSA Mariano Ferro, il leader del Movimento dei Forconi, che attribuisce gli scontri di ieri a Torino a "quattro scalmanati, ma la stragrande maggioranza era pacifica". ...leggi tutto.....

Sintomi allarmanti di un’esplosione sociale

Sintomi allarmanti di un’esplosione sociale
di Franco Turigliatto Quanto sta avvenendo in questi giorni, con le mobilitazioni e le “sollevazioni” dei cosiddetti “forconi”, indica che stiamo entrando in una nuova fase della crisi economica e sociale nel nostro paese. A mobilitarsi sono settori di piccola e medio-piccola borghesia colpita a fondo dalla crisi nei suoi interessi e nei suoi redditi: commercianti, ambulanti, artigiani, camionisti, a cui si sono aggiunti altre frange sociali popolari più o meno marginali, compresi giovani delle periferie cittadine, disoccupati ed anche studenti. ....leggi tutto.....

Anti-europeisti, non anti-europei

Anti-europeisti, non anti-europei
di Sergio Cesaratto In un suo articolo su Sbilanciamoci dal titolo significativo “Euro, l’uscita è destra”, ripreso anche dalla Newsletter del PRC e da Micromega, Roberta Carlini mostra di condividere le preoccupazioni di Enrico Letta e di Eugenio Scalfari (Repubblica di domenica) circa il pericolo che il prossimo Parlamento europeo veda una forte presenza di forze anti-euro il cui “segno dominante” sarebbe populista e di destra. ....segue....

La paura del conflitto

La paura del conflitto
di Marco Revelli Dunque «la rivoluzione può attendere»? E i rivoluzionari fuori tempo che si aspettavano che Genova diventasse l’«avamposto di una grande controffensiva operaia» (?) devono cercarsi «altrove la propria avanguardia». Per favore!.....segue....

Le mille bolle del mercato finanziario

Le mille bolle del mercato finanziario
Emiliano Brancaccio, Marco Veronese Passarella Gli americani Eugene Fama (Università di Chicago), Lars Peter Hansen (Università di Chicago) e Robert Shiller (Università di Yale) sono i vincitori del premio Nobel 2013 per l’Economia, in virtù delle loro analisi sulla previsione degli andamenti dei mercati delle attività finanziarie e immobiliari. Nel motivare la scelta di quest’anno, l’Accademia svedese delle scienze ha molto insistito sugli elementi di continuità tra le ricerche degli studiosi premiati. In realtà, come vedremo, il loro successo è derivato soprattutto dagli elementi di rottura tra le loro analisi e dall’ampia letteratura che si è sviluppata in questi anni intorno ad essi....segue....

ILVA, l’errore si ripete

ILVA, l’errore si ripete
di Guido Viale Letta ha annunciato che il prossimo impegno del governo, se resterà in piedi, sarà un grande programma di privatizzazioni, cioè di svendita di quote di aziende statali e di misure per costringere i Comuni a disfarsi del loro residuo controllo sui beni comuni e sui servizi pubblici locali.....segue.....

Italia, un refolo dalla domanda interna

Italia, un refolo dalla domanda interna
di Paolo Bricco Dilemma italiano. Siamo all'ultimo minuto della recessione o stiamo sperimentando il primo istante della ripresa?Al gioco di società dell'estate - iniziato quando sono comparsi alcuni indicatori con il segno più dopo una lunga litania noir di numeri ultrarecessivi - Eurostat, con il suo Pil a -0,2%, ha aggiunto un altro argomento di discussione. In particolare per gli economisti. I quali non sono dei cartomanti o degli aruspici....segue....

Libertà in rete

Libertà in rete
Da ieri la pagina FB della Vecchia Talpa è stata resa inaccessibile. Senza nessun preavviso, senza nessun messaggio censorio. L'account è ancora presente, ma la pagina è oscurata. MA queste cose non succedevano solo nella Cina "comunista" nella Russia di Putin o nella Corea? O tutto il mondo è paese? E quando qualcuno da fastidio come la puntura di una zanzara questa va schiacciata comunque ovunque e in ogni dove? Vecchia Talpa

Il fallimento delle politiche di austerity europee nel contesto della secular s

Il fallimento delle politiche di austerity europee nel contesto della secular s
Vladimiro Giacché - “dalla Crisi Globale del 2007/8 gran parte dei paesi sviluppati non sono stati in grado di tornare ai livelli di crescita pre-crisi”, ha rilevato però come “da nessuna parte nel mondo sviluppato l’ipotesi della ‘stagnazione secolare’ sia meglio confermata che nell’eurozona”...segue....

La sinistra oltre l'euro

La sinistra oltre l'euro
di Sergio Cesaratto Le posizioni che Stefano Fassina ha espresso nelle passate settimane su (a) l’insostenibilità dell’euro a fronte del venir meno delle speranze di un cambiamento delle politiche europee, e (b) il fallimento di una dimensione democratica europea sovranazionale e la necessità di ripristinare una sovranità democratica nazionale, segnano una novità assoluta nel panorama della sinistra italiana. Sinora per ritrovare posizioni simili, la cui elaborazione in questi anni è ascrivibile a una manciata di economisti di sinistra, si doveva andare a cercare nei meandri delle sinistre più estreme, oppure a destra. Esaminiamo i due punti.....segue.....

L’euro e l’illusione del ritorno alle piccole patrie monetarie

L’euro e l’illusione del ritorno alle piccole patrie monetarie
di Guglielmo Forges Davanzati e Rosario Patalano I principali argomenti utilizzati dai sostenitori della fuoriuscita unilaterale dell’Italia dall’Unione Monetaria Europea sono schematicamente riconducibili a questi: il recupero della sovranità monetaria consentirebbe un percorso di crescita guidato dalle esportazioni, attuato mediante il tradizionale strumento della svalutazione del tasso di cambio; l’abbandono dell’euro si assocerebbe all’attuazione di politiche fiscali espansive consentendo misure di ridistribuzione del reddito, attualmente impossibili per i vincoli imposti dall’austerità.....segue....

PERCHÉ L’EXPO È UN GRANDE ERRORE

PERCHÉ L’EXPO È UN  GRANDE ERRORE
di Roberto Perotti Oggi Expo è alla ribalta per l’inconfondibile odore di Tangentopoli che emana, e per l’affanno con cui si sta avvicinando all’evento. Niente di questo dovrebbe sorprendere È impensabile che non giirino mazzette in un affare da 14 miliardi. E ritardi e sovraccosti sono inevitabili in un evento che coinvolge Stato, regione,provincia,comune, ciascuno in mano a forze politiche diverse...segue....

Emiliano Brancaccio - Uscire dall’euro? C’è modo e modo

Emiliano Brancaccio - Uscire dall’euro? C’è modo e modo
Il tentativo di salvare la moneta unica a colpi di deflazione salariale nei paesi periferici dell’Unione potrebbe esser destinato al fallimento. L’eventualità di una deflagrazione dell’eurozona è dunque tutt’altro che scongiurata. Il problema è che le modalità di sganciamento dalla moneta unica sono molteplici e ognuna ricadrebbe in modi diversi sui diversi gruppi sociali. Esistono cioè modi “di destra” e modi “di sinistra” di gestire un’eventuale uscita dall’euro. Ma esiste una sinistra in grado di governare il processo?...segue....

“Progetto vecchio e pericoloso”. Gallino boccia il Job Act

“Progetto vecchio e pericoloso”. Gallino boccia il Job Act
Voce bassa, idee chiare. Come al solito. Gli 80 euro? “Uno spot, era meglio investire quei soldi in nuova occupazione”. La Cgil? “Sta appannando la bandiera di vero sindacato”. E sul Job Act, “è un progetto vecchio vent’anni che porterà all’estremo la precarietà”. Il sociologo Luciano Gallino riflette sulle misure del governo Renzi - dal Def al provvedimento del ministro Poletti - arrivando ad una netta bocciatura: “Sul lavoro non c’è quel cambiamento auspicato”. .....segue....

Riforme, il vecchio che avanza

Riforme, il vecchio che avanza
RANIERO LA VALLE Nella nuova modalità della politica fatta a passo di corsa, e forse proprio perché non ci si può stare troppo a pensare, c’è il rischio di trasformare la discussione sui fatti in una discussione sulle parole. Per esempio le parole “svolta autoritaria”, usate dai critici delle riforme, possono essere ammesse per descrivere il fatto che mezzo Parlamento è abolito, e l’altro mezzo è eletto a suffragio ristretto, sicché quasi mezzo Paese, per trucchi, premi e sbarramenti, non può avervi rappresentanza? No, sostiene il giovane governo, non sono cose da dirsi, e le respinge al mittente con l’argomento di non aver giurato sulla Costituzione dei professoroni, anche se ha giurato sulla Costituzione fatta dai professorini....segue....

Il “caso Ilva” arriva in Europa

Il “caso Ilva” arriva in Europa
di PeaceLink Il 10 aprile prossimo, a Bruxelles, PeaceLink incontrerà il Commissario Europeo all’Ambiente Janez Potocnik per fare il punto sulla questione ILVA/Taranto e chiedere che si avanzi più velocemente con la procedura di infrazione lanciata contro l’Italia il 26 settembre scorso.[,,,,,]

LO SCIENZIATO KEYNES E GLI STREGONI NEOLIBERISTI

LO SCIENZIATO KEYNES E GLI STREGONI NEOLIBERISTI
di Norberto Fragiacomo LO SCIENZIATO KEYNES E GLI STREGONI NEOLIBERISTI di Norberto Fragiacomo Va di moda, oggi, esaltare - o demonizzare - Keynes dipingendolo come una via di mezzo tra un filantropo e un criptosocialista o, al contrario, come un visionario spendaccione, ma la caricatura mal si sposa con la verità storica: John Maynard K., nato mentre Marx moriva, fu per tutta la vita un ricco gentiluomo inglese, dai gusti raffinati, che le rivoluzioni preferiva evitarle e dell’autore de Il Capitale non aveva particolare stima.....segue.....

Eurolandia Esplode

Eurolandia Esplode
di Emiliano Brancaccio Dopo la questione meridionale quella mediterranea. Un economista del Sud avverte che sussistono serie probabilità che l’Eurozona imploda a causa delle insanabili divergenze economiche con cui è stata concepita. Emiliano Brancaccio, docente di Fondamenti di Economia politica e di Economia del Lavoro all’Università del Sannio, lancia l’allarme: “E’ in atto la ‘mezzogiornificazione’ dei Paesi periferici europei. L’esito finale di questo processo potrebbe essere l’implosione stessa di tutto il sistema di Eurolandia”.....segue....

Tutte/i insieme il 18 e 19 ottobre: Contro l’austerità e il Fiscal Compact

Tutte/i insieme il 18 e 19 ottobre: Contro l’austerità e il Fiscal Compact
di Franco Turigliatto Gli scioperi e le mobilitazioni di questi giorni sono occasioni importanti per costruire nel paese un movimento per fermare e battere il governo Letta e la Confindustria e il loro attacco alle condizioni di vita e di lavoro della stragrande maggioranza della popolazione...segue....

“Non illudiamoci, la Germania dopo le elezioni non cambierà linea”

“Non illudiamoci, la Germania dopo le elezioni non cambierà linea”
di Emiliano Brancaccio “Anche dopo le elezioni di settembre la Germania non volterà pagina rispetto all’austerity. I tedeschi hanno tratto benefici dalla crisi, e anche se la stessa Bundesbank esprime riserve sull’indirizzo generale della politica economica europea, Berlino non ha interesse a cambiare rotta”. Lo afferma Emiliano Brancaccio, ricercatore e docente di Fondamenti di economia politica all’Università del Sannio. Un rapporto della Bundesbank ha affermato che la Grecia avrà bisogno di nuovi aiuti entro la primavera del 2014, criticando in modo indiretto ma chiaro le politiche di Angela Merkel. ...segue....

La differenza fra ripresa e rimbalzo congiunturale,

La differenza fra ripresa e rimbalzo congiunturale,
di Riccardo Achilli di Riccardo Achilli La ripresa è un movimento ascendente di medio periodo del ciclo economico, caratterizzato dalla ricostituzione degli elementi di base dell'accumulazione: la possibilità di anticipare il capitale monetario necessario agli investimenti, cioè lo sblocco del credito bancario, la possibilità di accumulare plusvalore assoluto e relativo, tramite l'incremento dell'occupazione e/o della produttività dei fattori (che per semplicità possiamo ricondurre a lavoro, vivo o morto), la possibilità di rendere solvibile la produzione tramite i consumi.....segue....

Per una inversione delle politiche economiche

Per una inversione delle politiche economiche
di Riccardo Achilli L'ossessione per il debito Le politiche economiche attuali sono ossessionate dal moloch del debito, e risultano totalmente dominate da tale ossessione. La verità è però che la teoria liberista secondo cui non ci deve essere debito oltre una certa percentuale del PIL, base stessa della concezione monetarista dell'euro, non ha niente di tecnico, è solo ideologia.....segue....

Uscire dall'Euro? C'è modo e modo

Uscire dall'Euro? C'è modo e modo
Il tentativo di salvare la moneta unica a colpi di deflazione salariale nei paesi periferici dell’Unione potrebbe esser destinato al fallimento. L’eventualità di una deflagrazione dell’eurozona è dunque tutt’altro che scongiurata. Il problema è che le modalità di sganciamento dalla moneta unica sono molteplici e ognuna ricadrebbe in modi diversi sui diversi gruppi sociali. Esistono cioè modi “di destra” e modi “di sinistra” di gestire un’eventuale uscita dall’euro. Ma esiste una sinistra in grado di governare il processo? di Emiliano Brancaccio....segue.....

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Umanità è diventata come ubriaca che vuole sembrar sobria

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