La guerra è tra poveri

La lotta di classe non è un fatto culturale è la realtà, la realtà da secoli, da quando esiste una classe dominante ed una dominata. Ora la cultura può facilitare la comprensione di questa dinamica della storia, la cultura può consentire che questa realtà possa diventare un sentire comune, senso comune, ma non può negarla. Che le religioni, tutte le religioni dall'islamismo al cattolicesimo al cristianesio e cosi via dicendo, mascheri la realtà, la mistifica facilitanto l'operazione mediatica della classe al potere. Presentano la realtà come divisa fra buoni e cattivi, e mischiando le carte, facendo militare i buoni e/o i cattivi in entrambi i fronti così che le classi sociali ed economiche si sgretolano culturalmente, e rapportando tutte le divisioni sociali ( queste no che non si può nascondere perchè realtà di ogni giorno) in divisioni morali a seconda delle virtù che di volta in volta diventa o l'appartenenza ad una religione ( i buoni i cattolici e cattivi i mussulmani e viceversa o cattolici e protestanti) o l'appartenenza ad un sentire sessuale ( i buoni gli eterosessuali e i cattivi gli omosessuali e nota come qui le religioni per altri campi dis-concordi qui si riuniscono e le barrieri si ricompongono improvvisamente ed istantaneamente). Ora l'operazione in palestina è talmente evidente che solo gli occhi annebbiati dalla vendetta e dalla rabbia non fà vedere. I palestinesi e gli israeliani, quelli che ogni giorno vivono del proprio lavoro, che ogni giorno a costo di mille sacrifici vanno sui campi o in fabbriche a vendere la propria forza lavoro , vivono questa quotidianità indipendentemente dal loro credo o dalla loro etnia. Sia l'ebreo sionista, che quello di sinistra sia l'arabo ebreo che mussulmano che ateo ogni giorno si spaccano la schiena per far arricchire chi vive del loro lavoro. Lo sfruttamente quotidiano, del loro vivere prescinde dal loro credo , supera ogni loro supposto odio o vendetta, sono accumunati dalla stessa fatica del campare. Ma la consapevolezza di questa verità , la forza della comprensione di questa verità è troppo rivoluzionario, gli equilibri del mondo occidentale e non si spezzerebbe se divenisse senso comune questa semplice verità ed allora che nascono i fondamentalismi, le mille donne in paradiso, la terra promessa e l'avverarsi delle profezie di Mosè. E noi diamo fiato a queste credenze, una sola parola detta a favore di Hamas o dei terroristi arabi, una sola frase detta a giustificazione di Sharon o della vendetta dello stato ebraico non fà che renderci complici dei delitti e dei massacri di entrambi i fronti.E ora che la smettiamo di parteggiare per gli sfruttatori dell'uno e dell'altro fronte apparentemente divisi,ma saldamentùe uniti nel loro sfruttamento. Anche se non c'è ne accorgiamo , siamo coinvolti e ....siamo partecipi al massacro.