E non finisce qua

E' finito il primo round. uno a zero per gli alleati del berlusca e palla al centro. Però una breccia è stata fatta. E' stato assaggiato il terreno e le prove di trasmissione sono terminate. Fuor di metafora. Il berlusca ha tentato di saggiar il terreno , ha fatto quelle avances e ha verificato che il PD è debolissimo anche su questo fronte, quella della costituzione. Il Bossi ha reagito come doveva reagire, cioè a difesa dello status quo proprio ora che si stanno realizzando tutte le sue parole d'ordine. Le ronde, il federalismo per ora fiscale, la stretta verso gli immigrati, ecc ecc. Non è il caso di de-stabilizzare . Allora sostegno formale a Napolitano. Il Fini , nella sua "lunga marcia verso le istituzioni" non poteva far altro che defilarsi e appoggiare " i valori che ci uniscono". Le sue aspirazione , secondo me vanno ben al di là della presidenza del consiglio. Ma altrettanto certo, a differenza delle truppe di Bossi fedelissimi al capo, erano la spaccatura dell'ex An. Le truppe ex An si sono divisi, quelli più deboli e di vista corta ( Gasparri) hanno seguito con la bava alla bocca il berlusca. I fedelissimi di Giancarlo ( Manotovani, La Russa) hanno sì fatto una difesa d'ufficio a berlusca, ma smarcandosi appoggiando il loro Giancarlo. E così il berlusca ha potuto capire al suo interno, di chi si può fidare e fino a che punto Giancarlo lo appoggerà o sarà suo concorrente.
Quanto alla sua "opposizione", a parte una scomposta e prevedibile risposta di rito( miserevole la manifestazione pro Costituzione di p.zza Santi Apostoli) , il berlusca ha avuto conferma che da lì nessun pericolo. Ora dovrà preparare un attacco più meditato e ragionato. Dovrà ascoltare il suo stratega Letta accanto a  Cicchitto e non lasciarsi andare a reazioni impulsivi nella foga di raggiungere il suo scopo e risultato.
Sa , al contempo , che il tempo è breve. La crisi sta arrivando, è stato persino costretto ad ammetterlo pubblicamente ( ma questo non è un problema, tanto domani dirà esattamente il contrario visto che i giornalisti lo hanno frainteso) , avverte che la cosa gli sta sfuggendo di mano, si accorge che lui ed i suoi non stanno capendo niente di quello che  sta arrivando, vede che i suoi provvedimenti sono palliativi, che il suo appello al consumo non è bastato, che le fabbriche stanno chiudendo, le manifestazioni e il malessere cresce, e quindi pensa che governando con la forza, senza lacci e laccioli del formalismo della democrazia possa governare la frammentazione e il caos che arriverà, 
sa che non ha la capacità, i mezzi , la cultura per fronteggiare una crisi di questa portata. Deve dare una sterzata reazionaria alla politica italiana. E l'unica strada che gli rimane, pena il suo fallimento!
Aspettiamoci la prossima mossa!