In ricordo del 29-10-2008

Son ritornato alle mie faccende politiche!! Ieri son stato invitato ad una
assemblea alla Sapienza. Il 29- dell'anno scorso eravamo nel pieno di una Onda
Anomala. Quella degli studenti. Lo ricordo come fosse ieri! A Piazza Navona ,
nei pressi del Senato, vi era un presidio di giovani studenti medi che
chiedevano di non votare quella sciagurata legge Gelmini!!! Erano là dalla
mattina, pacifici, urlanti, e determnati, coscienti...giovani . Poi arriva il
camion dei fascisti, segue un colloquio fitto fra personaggi del fecciume e la
polizia, uomini in borghese con manganello e casco alla cintola frammisti con i fascisti. Arriva il camion, lasciato entrare in piazza. Slogan, spintoni fra
giovani studenti e sedicenti universitari di destra, provocazioni, insulti, i
woofer che coprono gli slogan degli studenti medi, megafoni a palla per imporre la loro voce sull'assemblea permanente,forzature per prendere le prime file dell'assemblea .
La polizia sta a guardare, senza intervenire.
Si chiede ai poliziotti di intervenire in difesa dei giovani malmenati
La polizia sta a guardare
Si chiede agli universitari della Sapieza di anticipare il cambio per il presidio.
Arriva il corteo degli universitari della Sapienza, dei centri sociali,
l'atmosfera cambia di colpo, I fasci si ritirano, fanno mucchio in una via
laterale. Partono gli insulti, volano le prime randellate, le seggiole volano,
il contatto è inevitabile.
La Polizia non interviene.
Tavolini e sedie di un risorante lì vicino hanno la peggio. Primi volanti
cazzotti, calci a distanza.
La Polizia non interviene.
Poi lo scontro si fà violento, i contatti sempre più ravvicinati. I fascisti
hanno la peggio, ritirano dal camion, di cui sopra, le loro armi, mazze, catene
incominciano a roteare, colpiscono a destra e a manca. Le prime teste rotte,
membra fratturate.
La polizia non interviene.
Si organizza una carica. I Fascisti hanno la peggio.
La polizia interviene a senso unico.
Carica gli studenti, colpendo con i manganelli, fa stendere per terra i
fascisti. Segue il parlottio fra fascisti e poliziotti. Alcuni di essi si
intruppa fra le fila dei poliziotti, ritornano fra i loro colleghi e
commilitoni.
Poi la disinformazione, lo stravolgimento degli avvenimenti, i filmati editati a
protezione dei fascisti e poliziotti passano in tv di stato e di mediaset. Parte
la controinformazione. si fa vedere da chi è partita la provocazione chi è stato
l'attacante e chi si è difeso. Chi ha difeso il suo spazio e la sua
manifestazione. I fasci tentano di occupare la Rai e lo studio della
trasmissione.
La polizia e magistratura sta a guardare.
Partono i rinvii a giudizio, ma contro l'attacco e la rissa . A giorni si
celebra il processo.

Ieri non si è parlato di questo, nè si è commemorato quel giorno. Si è solo
ricordato che quello è stato il giorno in cui il movimento degli studenti ha
preso coscienza politica. Che lo slogan fino ad allora gridato, "Ne rossi , ne
neri, ma liberi pensieri" era solo un abbaglio. La coscienza antifascista è
diventata di massa, senso comune degli studenti. Non vogliono essere partitici,
ma solo antifascisti. Una crescita, un salto di qualità politica.

Da ieri non solo studenti, ma tutti gli antifascisti di Roma stanno tentato di
costruire un momento di riscatto, fissato per il 29-10 a Piazza Navona. Ci sarà
un momento , non di commemorazione, ma un momento di aggregazione di tutti gli
antifascisti di Roma tenuti in questi anni sotto scacco dal sindaco fascista in
primis e dalla sua longa manus, suoi tirapiedi di Casa Pound, Forza Nuova .
Hanno alzato la testa, stanno tenendo sotto botta tutta la Roma antifascista,
tutti i diversi, tutti gli "strani" . Le università, le scuole, i licei, sono
oggetto di attacchi e provocazioni da parte di sedicenti studenti, minacce a
giovani e ragazze di sinistra.
Gli attacchi contro gay, lesbiche, negri e omossesuali, comunisti all'apparenza o vestiti strani , Clandestini o extracomunitari. Razzismo e omofobia.
A piazza Navona ci saranno gli artisti di piazza, momenti mediatici e di cultura
antifascista, mostre fotografiche, momenti di dibattito a microfono aperto.
L'unica discriminante l'antifascismo.