In un report dedicato alla Grecia, gli analisti
del Credit Suisse sottolineano i costi enormi che che dovrebbe
sopportare la Grecia per abbandonare l'euro ma anche per gli altri paesi
dell'Eurozona il conto sarebbe molto salato. ''La Grecia e l'Ue hanno
un forte interesse che Atene rimanga nell'euro''. A supporto quattro
elementi: la maggioranza dei cittadini greci e' favorevole a mantenere
l'euro; i costi dell'uscita per la Grecia sarebbero altissimi; oneri
enormi anche per gli altri paesi euro e con la possibilità' della
disintegrazione dell'Eurozona. Per ultimo il fatto che ''l'euro rimane
fondamentalmente un progetto politico''.
Questo è il comunicato diramato dalla Crediti Suiss. Da tener presente che questa banca insieme alla deutch bank e alla Banque de France possiedono olte il 70% dei derivati e del debito greco. Ora una parte( sopratutto la borghesia produttiva che esporta) della borghesia tedesca potrà anche spingere per l'uscita e la disgregazione dell'Euro (perché tutti sono coscienti che l'uscita della grecia significa questo ed è questo che li trattiene altrimenti la grecia sarebbe fuori da un bel pezzo!) ,ma la restante parte e sopratutto la borghesia finanziaria sono consapevoli del rischio ( certezza) del costo che loro subirebbero.
Ora la battaglia euro si euro no è tutta una lotta all'interno della fazioni della borghesia europea. L'euro è solo il casus belli, come la religione per tante guerre.
E' ora di smascherare questa mistificazione. Non partecipare a questa messa in scena e rivendicare una politica europea a favore dei lavoratori.
Non è l'euro il problema. Il problema è la politica neoliberista e depressiva incarnata ( e di carne si che c'è ne), simboleggiata dalla Merkel!
I lavoratori sono vittime sacrificali sia per gli uni sia per gli altri.
In entrambi le opzioni chi ci rimetterà saranno i lavoratori.
E' mai possibile aspettare supini la sorte che altri decideranno per noi?
Sia che vinceranno i pro sia che vinceranno i si, chi perderà saremo solo noi!
Questo è il comunicato diramato dalla Crediti Suiss. Da tener presente che questa banca insieme alla deutch bank e alla Banque de France possiedono olte il 70% dei derivati e del debito greco. Ora una parte( sopratutto la borghesia produttiva che esporta) della borghesia tedesca potrà anche spingere per l'uscita e la disgregazione dell'Euro (perché tutti sono coscienti che l'uscita della grecia significa questo ed è questo che li trattiene altrimenti la grecia sarebbe fuori da un bel pezzo!) ,ma la restante parte e sopratutto la borghesia finanziaria sono consapevoli del rischio ( certezza) del costo che loro subirebbero.
Ora la battaglia euro si euro no è tutta una lotta all'interno della fazioni della borghesia europea. L'euro è solo il casus belli, come la religione per tante guerre.
E' ora di smascherare questa mistificazione. Non partecipare a questa messa in scena e rivendicare una politica europea a favore dei lavoratori.
Non è l'euro il problema. Il problema è la politica neoliberista e depressiva incarnata ( e di carne si che c'è ne), simboleggiata dalla Merkel!
I lavoratori sono vittime sacrificali sia per gli uni sia per gli altri.
In entrambi le opzioni chi ci rimetterà saranno i lavoratori.
E' mai possibile aspettare supini la sorte che altri decideranno per noi?
Sia che vinceranno i pro sia che vinceranno i si, chi perderà saremo solo noi!