La rivoluzione delle Province,a fine mese, poi tocca alle Regioni”


Così il governo Monti e i suoi "tecnici"
Come volevasi dimostrare! Parte la campagna di primavera. Stampa, mass media televisioni, web. Le provincie costano troppo. e in tempi di sacrifici e di crisi questa spesa non ce la possiamo permettere. ce lo chiede l'Europa. SI ma quanto costano le Province ? Tanto , ma tanto tanto. ! A nulla vale studi e rapporti degli stessi bocconiani, (CERTeT Bocconi  ne avevo dato conto sul mio blog ). che indicano come dette spese sono irrisorie, anzi visto che alcuni compiti istituzionali dovranno essere ripartiti fra i comuni e le rimanenti province, vi sarà un raddoppio o una triplicar dei costi e di personale. A questo poi si aggiunge che la soppressione di questure e prefetture (queste saranno accorpate in altre province o città metropolitane) , significa maggior costo per i cittadini che si dovranno recarsi qui per il disbrigo delle loro pratiche e minor controllo del territorio da parte degli organi di polizia. Gli stessi che oggi invocano al fuoco purificatore sono gli stessi che hanno consentito e anche sollecitato l'istituzione di nuove province a dir poco improponibili e che negli ultimi 5-10 anni vi è stato un proliferar di questi istituti di decentramento amministrativo. Questo a dimostrazione dell'affidabilità non solo della proposta , ma anche dei proponenti
 Insomma il vero obbiettivo era la soppressione del consiglio provinciale e di spazi di democrazia.  Una sorta di fuoco sacro di purificazione dal lucifero della politica.
E si sa che acceso il fuoco l'incendio si propaga. Ora tocca alle regioni. Il "Dagli all'untore" , e poi toccherà anche ai Comuni. Insomma siamo alla follia pura! E' stato solo 10 anni fa che la furia populistica e mistificatoria cavalcata anche e sopratutto dal PD, che realizzo la modifica della titolo V della Costituzione, proprio in senso federalista per accaparrarsi l'alleanza della Lega. Ora tutti corrono in senso contrario, Tutti al centro. Ma cosa significherà questa accentramento burocratico. ? Quale beneficio sia in termini economici che per i cittadini? Assolutamente nulla. E' solo una centralizzazione burocratica, una eliminazione di spazi di democrazia e di partecipazione dei cittadini alla vita politica e amministrativa. E si deve fare in fretta! Perché con l'avanzar della crisi e della conseguente crescente povertà il controllo del consenso e la repressione del dissenso dovrà essere sempre più accentrato.
Insomma queste sono manovre per la strada intrapresa, per una dittatura democratica!