Gestione del dissenso sociale. Importante il controllo mediatico


Verso la fine della ridicola campagna elettorale ci si affila le armi per riconquistare gli assetti di gestione del potere mediatico e di controllo del dissenso ( chi governerà il paese, avrà questo come compito primario. Eseguire le agende della Troika e gestire il dissenso sociale) . E quindi si è cominciato col Della Valle che è partito all'attacco di LA7. Azienda in difficoltà economica, che bene o male ha gestito l'intrattenimento mediatico  avendo sempre come obbiettivo l'informazione come merce, e Santoro ne è un classico esempio. Da questi studi qualche flebile voce discordante rispetto al main stream l'abbiam sentita. Oggi si pone il problema( da parte dei prossimi governanti)  di avere una voce che faccia da contraltare a Mediaset /Berlusconi e svolgere contemporaneamente il compito di dissuasione del dissenso sociale. La Rai è fuori gioco, nel senso che è istituzionalmente ed ha nel suo statuto e per definizione questo compito.
Ma all'offerta di Della Valle si è avuto la contro-offerta di  Urbano Cairo. Nel frattempo vi è stata la festa degli speculatori e la rincorsa del parco dei buoi borsistico , con alti e bassi che hanno visto fortune passare di mano. Ma questa è nelle regole del (loro) gioco . Subito levata di scudi da parte di politici di interesse contrapposti. Bersani e Berlusconi.

Della Valle tutti lo conosciamo. Vicino alle posizioni dei "democrat" avversario di Berlusconi fin dall'inizio. Le sue comparsate nel recinto della politica sono note. L'ultima a mio ricordo, la sua andata da Santoro a sostenere la causa delle primarie di area "democrat". Le uniche per la verità.
Ma chi è Urbano Cairo?
Recentemente  Cairo ha ricordato di essere stato «licenziato» da Berlusconi nel 1995 (nella videochat al Corriere il Cavaliere ha parlato invece di una scelta autonoma di Cairo desideroso di diventare imprenditore in proprio) In realtà a confermare la sua vicinanza se non  l'appartenenza all'area di influenza berlusconiana  vi sono il ruolo di assistente di Silvio Berlusconi presso il gruppo Fininvest, il ruolo di direttore commerciale e vice direttore generale presso Publitalia '80, il ruolo di amministratore delegato, dal 1991 al 1995, presso Arnoldo Mondadori Editore pubblicità. Nel dicembre 1995 Urbano Cairo fonda Cairo Pubblicità e oltre a contratti con RCS le sue maggiori fortune le ha , guarda caso, con il gruppo Mondadori/Mediaset
Come andrà a finire?
Beh indubbiamente i partiti giocheranno un ruolo fondamentale in questa partita e se non interverrano le preposte autority ( in culo la legge per l'editoria) ci si metterà d'accordo. Fifty/fifty. Ad un patto di non belligeranza partitica e di politica editoriale dettata da esigenze politiche , ma con un occhio particolare agli aspetti economici ed affaristici. E questo indipendentemente di chi alla fine risulterà il vincitore della cordata. Queste incursioni Della Valle/ Cairo è stato solo un mostrar le armi , un digrignar dei denti , uno scaldarsi i muscoli.
Ne riparleremo tra un pò