Ma chi l'avrebbe detto!


Ancora "colpi di scena sulla vicenda Ilva e famiglia Riva. L'ex ministro per l'Ambiente Clini nonché già direttore generale sempre dello stesso ministero ( uno che la sa lunga sulla vicenda ILVA) aveva dichiarato che la famiglia Riva avrebbe risanata la fabbrica, ma che non avevano i soldi. Per questo aveva emesso il ddl Salva Ilva per dissequestrare le merci invendute e che costituivano corpo di reato per i giudici di Taranto in modo da consentire di iniziare i lavori di bonifica.
 Oggi i giudici di Milano hanno «bloccato» nel paradiso fiscale di Jersey  un miliardo e duecento milioni di euro dei padroni dell’Ilva di Taranto, la famiglia Riva. Emilio e Adriano Riva sono infatti indagati per truffa ai danni dello Stato e trasferimento fittizio di beni, e investe l’irregolarità di otto scudi fiscali effettuati dai Riva.

Mentre per il ministro era scontato la "buona volontà della famiglia , la loro disponibilità ad investire i capitali per il risanamento", il giudici di Milano scoprono che i capitali la famiglia Riva li imboscavano nei paradisi fiscali.

Cosa ancora occorre per far diventare lapalissiana quella verità che tutti i tarantini onesti sanno? E che cioè la vendita dell'ILVA alla famiglia Riva era stata regalata con lo scopo di far trarre i maggior profitti possibili, di tirare il collo alla fabbrica e ai lavoratori fin che era possibile, senza mettere un sola lira o euro di investimento, per poi lasciar baracca e burattini, con relativi disastri ambientali alla collettività. Cosa aspetta il governo e le forze politiche a chiedere il risarcimento alla famiglia Riva e l'esproprio della fabbrica. La nazionalizzazione della stessa , aprire un concorso pubblico e internazionale per un progetto di risanamento della città e la messa a norma ambientale ed ecologica della stessa . La chiusura dell'area a caldo e la sua trasformazione per utilizzare i rottami di ferro per produrre nuovo acciaio. Questi dovrebbero essere i temi politici da discutere e da far impegnare le forze politiche E invece si discute delle diarie dei grillini e dell'esenzione dell'IMU.
Come si fa poi a stupirsi della crisi della politica e dell'antipolitica?