A quando un altro ddl Salva Riva?


La Todisco è stata chiara nell’ultimo provvedimento con il quale ha rigettato la richiesta del commissario straordinario Enrico Bondi di sbloccare i 200mila euro bloccati dalla Guardia di finanza a maggio scorso.
Stante la relazione firmata dai custodi giudiziari Barbara Valenzano, Emanuela Laterza e Claudio Lofrumento al termine di un sopralluogo effettuato con i carabineri del Nucleo operativo ecologico di Lecce, dove si afferma che nulla è stato fatto dall'azienda per rimettere a norma AIA ( l'ultima quello del fidato Clini) gli impianti. E la fabbrica continua come prima, più di prima ( se mai fosse possibile)  a inquinare, protetta dai vari decreti "Salva famiglia Riva" che si sono succeduti, dove si afferma anche, che tale licenza di uccidere da parte ILVA, deve essere considerato a tempo. I vari commentatori embedded , però , fanno subito da coro amplificato alle dichiarazioni di Bondi il quale mostra come i dati di inquinamento sono diminuiti. Certo! Ma non dicono dello spegnimento di alcuni impianti quali, l’altoforno 1, le batterie 3-4, 5-6, 7-8, e la fermata dell’altoforno 2 e dell’acciaieria 1, spegnimenti previsti , e solo anticipati rispetto alla loro naturale fermata per manutenzione programmata. E non dicono che i restanti impianti dell'area a caldo stanno marciando a marcia ridotta( per problemi di mercato)
 Questi impianti da soli producono più della metà della produzione di inquinanti e al contempo i dati di inquinamento sono diminuiti, ma non della metà come si sarebbe potuto immaginare.
Ora la Todisco avverte che non può tollerare, la città e gli abitanti, non possono tollerare che si continui a delinquere, ad uccidere  ancora impunemente.
Ma nessuno la ascolta.
Nei prossimi giorni o settimane arriverà , irrimediabilmente un provvedimento da parte della Todisco, sicuramente per il rispetto dell'AIA 2012. E solo allora , di fronte alla reazione ricattatoria, che inevitabilmente arriverà, della famiglia Riva i giornali, e i mass media parleranno di irresponsabilità del PM, di atto irresponsabile e via su questi toni.
Di fronte ad un sequestro degli  impianti ( inevitabile stante la situazione e il comportamento irresponsabile- a dir poco- della famiglia Riva) inevitabile arriverà un ennesimo decreto che bypasserà un atto della magistratura imponendo ancora una volta la superiorità del potere politico rispetto a quello giudiziario, Rispetto alla salute di una intera città e di un intero territorio.
La pedina ritornerà al punto di partenza e il gioco dell'oca ripartirà dall'inizio, come se nulla fosse avvenuto se non qualche migliaia di bambini e abitanti che moriranno o si ammaleranno.
La città intanto ha perso migliaia di abitanti, tutti giovani emigrati, Come i loro fratelli africani , hanno preso i loro battelli e le loro navi ed hanno attraversato il mare della speranza.