10 milioni al giorno e nessuno alza la voce


Nessuno dei "nuovi che avanzano" ne parla a riprova che si può essere nuovi arrivati ma vecchi nei contenuti. O meglio obsoleti e ripetitivi del vecchio, ma sempre comodo e utile per alcuni. Un po per pigrizia mentale, o meglio di impotenza mentale, ma molto per opportunismo o per appartenenza di classe. L'argomento sono i 10 milioni di euro al giorno che ci apprestiamo a spendere in più nel solo 2014 per le spese militari. In più oltre ai 350 milioni dei tre già acquistati F35 e per i prossimi altri tre da 430 milioni (già perché il prezzo aumenta con il tempo). Oltre al tutto il resto che non sto qui a ricordare. 10 milioni di euro al giorno per le spese militari sotto la voce di spese produttive e che non rientrano nel bilancio del ministero delle Difesa ( della guerra occorrerebbe sottolineare visto di cosa si sta comprando e del loro impiego), ma in quello delle attività produttive. E qui senza entrare nel merito moralistico o etico si deve dare atto che di attività produttive si tratta anche se per fini militari e di guerra, di distruzione di cose e di uomini. Dietro quegli investimenti vi sono anche le aziende italiane che ne ricavano benefici e commesse, anche se solo briciole, ma pur sempre di lavoro come ebbe a dire l'allora sottosegretario alla difesa allora in forza al PDL ora a Fratelli d'Italia, Crosetto. E non si guarda in faccia al caval donato se si tratta di lavoro. 
E come lui tutti e dico tutti i nostri politicanti sia al governo che all'opposizione sia vecchi che nuovi, scommetto vincendo facile, sono d'accordo con lui. Ma allora dove sarebbe il nuovo se non in queste cose? Se quei 10 milioni al giorno invece di spenderli per produrre strumenti di morte e distruzioni si spendessero per cose utili e per i bisogni della gente non sarebbero comunque spese produttive, non si investirebbero per il lavoro , non sarebbe questo il vero "nuovo che avanza" invece delle stronzate che ci ripropongono con una litania di canto gregoriano? 
Ma siamo  abituati a sentir il canto delle sirene o il piffero del pifferaio e non ragionar con la nostra testa.