le fanfaluche di Renzi e i dati della realtà


  • Famiglie senza nessuno che lavori, dove le donne devono lasciare il lavoro dopo il parto, con pochi laureati e tanti anziani.
  • Tra disoccupati e persone che vorrebbero lavorare in Italia si contano 6,3 milioni di senza posto. Nel 2013 ai 3 milioni 113mila di disoccupati si aggiungono 3 milioni 205mila forze lavoro potenziali, ovvero gli inattivi più vicini al mercato del lavoro. Si arriva così a oltre 6 milioni di individui «potenzialmente impiegabili».
  • aumentano gli scoraggiati (1 milione 427 mila). Guardando ai giovani, nel 2013 tra i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che né lavorano né studiano, i cosiddetti Neet, sono 2 milioni 435 mila, in aumento di 576mila rispetto al 2008. Alzando l’asticella agli under 35, nei 5 anni di crisi gli occupati in questa fascia d’età siano scesi di 1 milione 803 mila.
  • Le donne «sono ancora troppo spesso costrette a uscire dal mercato del lavoro in occasione della nascita dei figli». La quota di madri che non lavora più a due anni di distanza dalla nascita dei figli è passata al 22,3% nel 2012 dal 18,4% del 2005.
  • «crescono gli occupati di 50 anni e più», soprattutto per effetto dell’inasprimento dei requisiti di pensionabilità, tuttavia «crescono anche coloro che vorrebbero lavorare e non trovano lavoro». Se si considera l’insieme di disoccupati e forze lavoro potenziali, sono oltre un milione le persone di 50 e più che vorrebbero lavorare ma non trovano una collocazione».
  • la crisi frena gli immigrati (nel 2012 gli ingressi sono stati 321mila, -27,7% rispetto al 2007), aumenta invece il numero di stranieri che se ne vanno (+17,9%) ed è un vero e proprio boom di italiani che cercano fortuna all’estero. Nel 2012 gli emigrati erano 68mila, il 36% in più del 2011, «il numero più alto in 10 anni».
  • dall'inizio della crisi il rapporto debito/pil è salito di 29 punti e il debito continua a salire 
Chi dice che i soldi non ci sono?
  • 2114643497951 debito pubblico italiano
  • € 102.784.420 soldi spesi in interessi sul debito pubblico oggi
  • 34.291 debito pro capite
  • € 121.427.172.040 soldi evasi al fisco quest'anno
  • 1.019.312 famiglie italiane con un capitale superiore ad 1 milione di euro
  • 24.467.106 lavoratori a tempo indeterminato
  • 2.822.631 disoccupati in Italia
  • 253 morti per infortuni sul lavoro quest'anno
  • € 39,63 quadagno medio di un impiegato oggi (importo netto)
  • € 169,25 guadagno medio di un dirigente oggi
  • € 7.560,7 guadagno di un top manager oggi
  • € 25.046,3 guadagno del calciatore Ibrahimovic oggi

Un quadro disegnato da qualche bolscevico, da qualche terrorista o dai comunisti o pessimisti che si vogliono piangere addosso ?
Si è vero i comunisti e gli economisti fuori dal coro e dal carro sono anni che disegnano questo possibile quadro e ancor di più quello fosco degli anni a divenire se non si cambiano non gli uomini ( come chiedono i grillini veri supporter di questo sistema e di questa politica e presentati come gli unici oppositori al regime) , ma politica non solo italiana , ma europea e non con qualche aggiustamento , ma nel profondo e strutturalmente, ma è il quadro presentato dall’ISTAT (http://www.asca.it/news-conti_Pubblici_Istat_da_inizio_crisi_debito_pil_salito_di_29_punti-1391648-BRK.html)
ricordo istituto statistico nazionale lo stesso che per far alzare il PIL con trucchetti statistici e nel rispetto delle regole che l’Europa si è dato ha inserito nel calcolo anche il flusso economico delle prostitute, droghe e delle mafie, corruzione e mazzette e pizzi vari)

Ma se è vero che questa è la fotografia fatta dall’istituto di statistica come si sposa questo con quello disegnato da Renzi e dalle varie ragazze pon pon del suo entourage?
Continuano ad affermare come dice Padoan"La finanza pubblica italiana continua a migliorare, mentre continuiamo ad avere una crescita del debito che prendera' a scendere nel prossimo anno''  E lo stesso istitutio se da un lato non può smentire i dati empirici pubblicati dall'altro si lascia andare a ondate di ottimismo fuor da ogni logica "per il 2014 è previsto un aumento del pil "pari allo 0,6% in termini reali". Una prospettiva che apre uno spiraglio di luce per i prossimi due anni, periodo in cui, "la crescita dell'economia italiana si attesterebbe all'1% nel 2015 e all'1,4% nel 2016".

Naturalmente sempre il prossimo anno o negli a divenire. . Son almeno sette anni che ci dicono che il prossimo anno sarà migliore del precedente e che sarà l'anno in cui usciremo dal tunnel!
 Dobbiamo dare credito ai dati della realtà o alle affabulazione dei nostri governanti e alle ragazze pon pon?. Intanto la maggioranza degli italiani ha negato la fiducia a questo sistema partitico e istituzionale e al governo delle chiacchiere se è vero che solo il 21% degli italiani ha votato per Renzi.