E mentre noi giochiamo al gioco dell’oca Art 18 si Art 18 no
e intorno ad un fantasma evocato, o mistificato, l’aggiornamento al Def, recependo il nuovo
quadro macroeconomico tendenziale, è di gran lunga peggiore di quanto era stato
previsto ad aprile. Come oggi ha messo nero su bianco anche l’Istat,
certificando che «l'attuale fase di debolezza del ciclo economico» proseguirà
per tutto il 2017. Salvo poi nel 2017 ripetere quello che è ormai diventato un
tormentone allungando ancora la luce nel tunnel. Ma non si rende conto che
questa si è passati al ridicolo e alla perdita di credibilità?
No evidentemente
no visto che le cose si ripetono sistematicamente ad ogni pubblicazione di dati
empirici e ad ogni dichiarazione di tecnici economici e politici. Nel documento
DEF sono ritoccati al ribasso tutti gli indicatori, a partire dal Pil, indicato
in calo dello 0,3% (contro il +0,8% stimato ad aprile) per poi risalire a +0,6%
nel 2015. Parallelamente il deficit sale al fatidico 3%, senza superarlo, per
poi scendere di nuovo al 2,9% nel 2015. «I vincoli chiesti dall'Europa vengono
pienamente rispettati», ha sottolineato il ministro dell’Economia Pier Carlo
Padoan alla fine del Cdm, aggiungendo che con Bruxelles «ci sarà normale
dialogo, sia con commissione uscente sia con quella entrante». Il pareggio di
bilancio slitta al 2017, dal 2016 previsto ad aprile. E il debito si attesterà
al 131,6% del Pil nel 2014 e al 133,4 nel 2015. La disoccupazione è stimata al
12,6% quest’anno e ancora al 12,5% per il 2015.
Quante
volte abbiamo sentito sciorinare queste cifre e queste ottimistica previsione
per il futuro immancabilmente da loro stessi smentito a consuntivo?
Ma
si è vero che questo è solo un dicumento preparatorio del DEF e quindi solo un
documento di previsione, ma per far girare la ruota al contrario, per
raddrizzare la barra del timone qualcuno ha fatto balenare una pur contestata
ipotesi di strumento economico finanziario che si pensa di mettere in campo? Uno
strumento all’altezza della grave situazione da loro stessi denunciata? Ma che
dico non all’altezza ma che possa intervenire anche minimamente sugli effetti? E non pretendo nemmeno sulle cause, che sarebbe enorme per la cultura economica politica dei nostri tecnici e politicanti al potere.
A
quanto ci viene anticipato gli strumenti messi in campo sono i 100 euro presi
dalle tasche dei lavoratori come TFR e tenute come deposito presso le casse
delle delle PMI. Questo come tutti sanno
avranno come unico effetto quello di far aumentare le aliquote della tassazione
mese per mese ai lavoratori , mentre se presi come TFR l’aliquota sarebbe dell
11% contro la media in busta paga che andra dal 33% al 43% dati mensilmente. Che metteranno
in crisi le PMI che in tempo di credit cranch dovranno trovare queste liquidità
utilizzata come fonte di finanziamento. E sarà un aggravio per l’INPS che dovrà
togliere dal bilancio la quota di TFR accantonato rendendo fittiziamente ancora
in passivo il suo bilancio facendolo ricadere come passività del fondo
pensionistico.
Oppure
l’altro strumento che ci viene anticipato, per risolvere la sempre piu gravosa
situazione finanziaria ed economica sono le risorse reperite attraverso la Spendig Review. Questa attraverso la maggiore
efficienza della illuminazione stradale o attraverso tagli alle spese degli
enti locali a stento riuscirebbe a coprire le previsto, ma non ancora contabilizzato, taglio
al cuneo fiscale, o attraverso la lotta all’evasione fiscale diventato ormai da
decenni un’araba fenicia ( ma il falso in bilancio ancora non si decidono ad
approvarlo o il recupero dei patrimoni dei paradisi fiscali )
Insomma
di fronte a dei dati oggettivi, concreti che misurano l’abisso della situazione
economica finanziaria ( oltre che sociale) si contrappone solo speranze,
fiducia e enunciazione di buona volontà.