Si sono inventati addirittura il reato di invasione di edifici pubblici! Ieri a
Napoli per giustificare l'arresto del giovane che aveva tentato di entrare
nella regia di Capodimonte, circondato da ingenti forze di polizia l'hanno
accusato appunto di invasione di edificio pubblico. Ora basta il primo anno di
giurisprudenza per capire l'artificiosità dell'accusa.
L'art 633 del codice
penale recita "Chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui,
pubblici o privati , al fine di occuparli a fini abitativi o di trarne
altrimenti profitto,...." >>>al fine di occuparli o di
trarne profitto>>>>. Ma di quale profitto e di quale fini
abitativi era intenzionato il giovane dimostrante? Una accusa e un fermo
con arresto sfacciatamente provocatorio. L’art 633 recita ancora che e si può procede d'ufficio, se il fatto è
commesso da più di cinque persone, di cui una almeno palesemente armata, ovvero
da più di dieci persone, anche senza armi Il dimostrante era solo e non aveva armi ,
ma solo un cartello che recitava slogan contro la BCE .A meno che questo non
possa configurarsi come arma impropria. Ma si è proceduto in ogni caso all’arresto.
E non si è nemmeno provveduto a chiedere i documenti, cosa che in caso di
rifiuto avrebbe fatto scattare il provvedimento di fermo per accertamenti.
Come provocatorio è stato l'accordo fatto dal dirigente della
Digos con i manifestanti a cui
prometteva il rilascio del giovane se i manifestanti si fossero ritirati.
I Giovani e meno
giovani hanno mantenuto i patti, la polizia si è rimangiata la parola data.
Evidente la provocazione per far scattare la rabbia dei giovani e cogliere l’occasione
per attaccare. Come provocatorio ed inutile, senza motivo è stato il primo
attacco. D’altra parte le provocazioni erano cominciate da una settimana. Una
campagna mediatica tutta tesa a criminalizzare la manifestazione. Una
manifestazione, che era fatta di giovani incazzati , ma anche di giovane donne,
mamme di semplici cittadini. I negozi molti erano chiusi, ma molti erano aperti
con i dipendenti fuori ad applaudire come plaudente erano i cittadini dai
balconi che salutavano gli slogan contro la BCE e l’Austerità. E’ evidente che l’attacco non era contro i
manifestanti, ma contro la rabbia crescente nella popolazione. E la repressione
è un atto preventivo, dimostrativo , un mostrare i muscoli, con l’avvicinarsi
delle manifestazioni , numerosi, dei prossimi mesi.