Per dare solo un senso alla protesta contro il DDL per la "scuola buona" e il sistema scolastico che ne uscirà basterebbe ricordare che questo disegno di legge non tocca e nemmeno sfiora quello che è uno dei nodi principali del fallimento del nostro sistema scolastico. Uno , fino a qualche decennio fa, dei più apprezzati nel mondo e preso ad esempio, soprattutto la scuola materna e il primo ciclo di istruzione.
Ogni anno il 24% dei giovani laureati lasciano il nostro
paese e vengono accolti in Europa a braccia aperte. Dalla Danimarca, alla
Francia, alla stessa Germania. A parte quindi l'impoverimento che tutto questo
comporta, deperimento in termini di intelligenze, capacità di innovazione di
cui essi sono portatori . Ma più prosaicamente in termini prettamente economici
a breve e brevissimo termine. Gli italiani spendono per la loro istruzione ben
più di tre miliardi di euro all'anno! E' danaro pubblico, risorse che ormai
rappresentano un costo e non più un investimento. Inoltre è un regalo che
facciamo a quei paesi che li accolgono. Perché si ritrovano con giovani
preparati , istruiti già belli che formati e pronti a ricavarne degli utili
senza aver speso una solo euro. E' un regalo che facciamo e loro son ben
contenti. E quei giovani non ritorneranno più perché quei paesi li coccolano e
se li tengono ben stretti. A parte qualche rara eccezione.
Come interviene in questo senso il nuovo Ddl sulla
"scuola buona"?
Ma mai Buona scuola può essere quella che lascia inalterata
questo spreco di risorse pubbliche?
(foto dal web)
(foto dal web)