Ma non è questo il punto.
Il punto è che ci facevano militari italiani , quindi dipendenti pubblici, pagati con le tasse dei contribuenti ( lavoratori e pensionati) su una nave mercantile privata che trasportava merce privata che faceva affari legittimi,per carità, ma privati?
Non era nel rischio d'impresa anche il rischio di essere depredati e quindi a loro carico ingaggiare (che viene fatto a man bassa), mercenari ? Il trasporto di quelle merci viene fatto pagare con un surplus del rischio che però in questo caso era a carico dello Stato, i costi, ma il profitto a carico dell'armatore. L'allora governo Berlusconi responsabile il fascistone La Russa fece un grosso regalo all'affarismo privato
Ma il governo Renzi non lo è da meno. Del tipo cambiano i governi, cambiano i personaggi, ma la solfa è la medesima.
L'abbiamo saputo dalla poltrona di Vespa il premier scopertosi guerriero, ha annunciato l’invio in Iraq di un contingente di 450 militari: a Mosul, vicino al fronte, là dove si combatte e si rischia davvero. Abbiamo saputo che le truppe italiane nello specifico saranno schierate a protezione della diga della città curda e che proprio nei prossimi giorni cominceranno i lavori di un’azienda italiana, la Trevi di Cesena, per la manutenzione straordinaria di questa opera.
In pratica le truppe italiane andranno a proteggere i cantieri della Trevi.
E allora come ora la si spaccia per lotta alla pirateria allora, al terrorismo oggi.
Speriamo di no, ma cosa diranno ai famigliari di potenzialmente soldati uccisi,? Per cosa saranno morti? Per difendere la libertà, la nosta civiltà, i nostri valori.? O per la difesa di una società che costruisce una diga e fa profitti?
O le due cose coincidono, ormai?