Non si fanno le nozze con i fichi secchi!


C’è un peggioramento dell’economia globale che frena le esportazioni, ma una spinta al Pil verrà dagli investimenti pubblici che quest’anno saliranno.
Cosi tentano di tamponare dal ministero del Tesoro il dato negativo del PIL.
Ma la pezza è peggiora della toppa.
Persino Confindustria insieme a Morgan Stanley e Ref e Ihs Markit (0,6% calcolarono) che di certo non potevano essere annoverati fra i tanti gufi che fin dalla presentazione di quelle previsioni dissero che era pura propaganda ( in realtà confindustria parlò di eccessivo ottimismo) e molti videro , con un realistica ottimistica previsione di condizioni generali mondiali, al massimo uno 0,4%-0,8% di crescita PIL.
Tant'è!
I Paesi della zona euro, intanto, crescono in media dello 0,3% nel secondo trimestre e la Germania dello 0,4%, più delle attese. Se il peggioramento è globale( come vogliono giustificarsi quelli del Tesoro) come mai , da sempre gli altri fanno meno meglio di noi?

E come mai siamo sempre noi a sbagliare nelle previsioni in percentuale sempre maggiore e sempre per eccesso di ottimismo, rispetto agli altri?

E in più il deficit è in aumento (con un aumento di 77,2 miliardi negli ultimi sei mesi) e con il PIL in discesa, il rapporto Deficit/PIL aumenta vertiginosamente. Sarà dura farla digerire a Bruxelles!!.
A conti fatti servirebbero altri 20 miliardi in più.
Quindi?
Marcia indietro rispetto alle storie raccontate da Renzi.
Padoan fa già sapere che la priorità verrà data agli investimenti pubblici rivolte verso gli sgravi per favorire le imprese private, mentre non c’è più spazio per l’ipotesi di anticipare al 2017 il taglio dell’Irpef previsto nel 2018 e sono pochi i fondi a disposizione per le pensioni e i contratti pubblici.
Esattamente tutto il contrario di quanto raccontateci da Renzi fino all'altro ieri!.
Ma la faranno passare come realpolitick e "non si fanno le nozze con i fichi secchi! "
Basterebbe solo dire "chi ha detto di fare le nozze" e sopratutto "quelle" NOZZE!!

Il governo presenterà la legge di Bilancio 2017 entro il 20 ottobre. A novembre si terrà il referendum sulla riforma costituzionale. Ecco che allora diventerà sempre più necessario spostare quanto più in la possibile la data del referendum in modo da avere tutto il tempo affinché le forze cammellate dei mass media possano metterci una pezza mediatica e infinocchiare il pubblico pagante e inebetito!